L’acqua del Sabato era diventata grigia ed il “ragioniere” ha telefonato agli uffici competenti: ecco cosa si è sentito rispondere
Venerdì 13 settembre, ore 11:00, mi reco all’Ufficio Postale di Via Aversa e, passando sul ponte, noto che il fiume Sabato è di un colore grigio scuro. Pensando a un intorpidimento dovuto ai lavori in corso proseguo il mio andare. Ripasso sul ponte e noto che il colore era sempre grigio scuro e vedo, inoltre, che nessun lavoro si stava effettuando a monte: era chiaramente un segno di inquinamento del nostro fiume e chiamo i Vigili urbani per segnalare il fatto.
Dopo vari tentativi un appartenente del locale corpo di Polizia urbana mi risponde che devo segnalare il fatto ai Carabinieri. La prima cosa che mi viene è dire: ”Scusa ma non può chiamare lei direttamente?”. La risposta è: “Io non posso perché non ho visto il fiume”.
A questo punto voglio sottolineare che lo scrivente è un ex dipendente del comune di Atripalda ed ex appartenente a quell’Ufficio di Vigilanza. Quindi chi ha risposto sa con chi sta parlando, anche perché mi sono qualificato con nome e cognome a inizio conversazione.
A questa risposta ribadisco che sarebbe opportuno che il corpo dei Vigili Urbani desse più importanza alla segnalazione e andasse a verificare, sottolineando che non si chiedeva un intervento per un divieto di sosta, per un ingorgo o per un qualcosa di leggero, ma di un problema che interessava non la persona, ma la comunità attuale e futura.
Ma l’ex-collega ripete che non può fare nulla, né alzarsi e fare dieci metri, con una delle tante auto del parco macchine, né poteva chiamare i carabinieri perché non credeva a quanto denunciava il suo ex collega.
Chiudo la telefonata e chiamo i Carabinieri. Espongo i fatti e la risposta che ricevo è: “Adesso chiamiamo noi i Vigili Urbani”.
Tutto questo è successo alla presenza di un gruppo di sei persone composto da ex amministratori comunali, ex dipendenti comunali, ex imprenditori ecc, e con il telefono in “viva voce”.
Ora la questione è semplice. L’ex collega può anche non credermi, questa offesa passa in secondo ordine rispetto alla mia segnalazione, perché il mio intento era quello di stimolare un suo intervento per qualcosa che interessa tutti soprattutto i suoi ed i miei figli. Se continuiamo a fregarcene dell’ambiente intorno a noi siamo destinati a finire in breve tempo! Dovremmo tutti quanti ergerci a tutela dell’ambiente in cui viviamo e non stare seduti senza fare nulla, anzi consentendo che qualcuno ne acceleri il processo di distruzione.
Con questo intervento vorrei solo stimolare tutti ad essere consapevoli che chi inquina l’ambiente intorno a noi in qualsiasi modo (ad esempio rifiuti fuori dagli spazi e contenitori consentiti, scarichi abusivi, anche un semplice mozzicone di sigaretta) ad essere coscienti che così facendo distruggiamo il nostro presente ed il futuro dei nostri figli. Quindi segnaliamo questi inquinamenti, sempre. E speriamo che chi di competenza intervenga.
Sabino Cucciniello