Domande entro 80 giorni, la ditta appaltatrice dovrà accollarsi il 45% dei costi
La riqualificazione di aree periferiche è un argomento di cui spesso si discute, non soltanto nelle sedi istituzionali, ma anche nelle piccole comunità dove, molto spesso, è proprio nei nuclei lontani dal centro urbano che si concentra la maggior parte degli abitanti. Alvanite, che rientra in questa situazione, è un vero e proprio piccolo mondo, un quartiere popoloso che cerca il riscatto da molti anni. Negli ultimi tempi, grazie all’impegno e all’attivismo dei residenti, è sorta anche un’associazione per promuovere iniziative culturali e ricreative, ma non basta. Servono interventi concreti per risollevare le sorti di una contrada che mira ad essere parte integrante della città e non intende più essere etichettata sotto gli schemi di semplice periferia.
Già nel 2010 si cominciò a parlare di contrada Alvanite con una delibera dove l’amministrazione approvava il progetto di riqualificazione per 1.950.450,00 euro e prevedeva l’aumento, entro il limite del 50%, della volumetria esistente, un progetto di housing sociale e la ristrutturazione di due fabbricati (C1 e C2).
Negli anni sono stati pianificati e attuati diversi interventi per definire le strategie di sviluppo e di azione per la riqualificazione del quartiere, fino ad arrivare al febbraio 2015 quando il Comune di Atripalda ha sottoscritto la convenzione con la Regione Campania per la riqualificazione del quartiere. Si tratta di un finanziamento di oltre 8 milioni di euro, metà in carico a Regione e Comune, 1.200.000 euro a conto interessi, il resto finanziato dal consorzio che si aggiudicherà la gara (e a cui spetterà anche una parte degli alloggi da costruire). Un risultato significativo che aspetta soltanto di essere attuato nel concreto. Per ora, è stato approvato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza degli alloggi ERP con l’attivazione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti di 150.000 euro.
Un altro passo importante è la partecipazione al “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate” (con scadenza 30 novembre 2015), infatti, se il progetto sarà inserito in questo piano potrà partire “Alvanite 2020” e, quindi, l’esecuzione di tanti progetti che si sono susseguiti nel corso degli anni.
Il 14 gennaio è stato pubblicato un bando di concorso per l’affidamento in concessione dei lavori pubblici nel quartiere Alvanite, che prevede la progettazione esecutiva, costruzione e cessione immediata degli alloggi di ERP, assegnazione degli di quelli di edilizia residenziale sociale e la progettazione esecutiva, costruzione e cessione al Comune di Atripalda di strutture del Sistema Servizi di un laboratorio formativo ambientale ecolab, una “banca del tempo” e la formazione di un Comitato di quartiere e la vendita, dopo l’edificazione di quattro locali da adibire ad attività commerciali di vicinato e di artigianato. Infine ci sarà la nascita di centro socio-educativo “La città dei bambini”, con successiva manutenzione e gestione. In tutto saranno realizzati 3 fabbricati con un numero maggiore di alloggi (circa 72) di cui 20 di edilizia residenziale da cedere al concessionario attuatore. Il termine per il ricevimento delle domande di partecipazione è fissato per il 4 aprile 2016 alle ore 12.00.L’apertura delle offerte incomincerà alle ore 9.00 dell’11 aprile. Il tempo massimo previsto per l’esecuzione dei lavori sarà di 730 consecutivi dalla data del verbale di consegna all’appaltatore. Il totale programma prevede un somma di spesa pari ad 8.522.978,27 euro di cui 3.323.396,27 costituiscono il cofinanziamento da parte del soggetto privato che ha stipulato il contratto di appalto pubblico.