Un 44enne si era chiuso in auto con un sacchetto di plastica in testa, provvidenziale l’intervento dei militi. E’ il terzo negli ultimi due mesi che cerca la morte
Ancora pochi istanti ed il suo respiro si sarebbe fermato per sempre. Ancora pochi istanti e due bambini sarebbero rimasti senza il padre, una moglie senza il marito. A.C., 44 anni, disoccupato, oggi pomeriggio questo avrebbe voluto. Farla finita per sempre. E se non è andata così è stato grazie al formidabile intuito del maresciallo Giuseppe Sullutrone, vicecomandante della stazione dei carabinieri di Atripalda, che non si è fidato di quel corpo che sembrava ormai esamine, chiuso in una Fiat Bravo di colore rosso parcheggiata in via San Lorenzo, nello spiazzale di fronte al Centro servizi.
Il 44enne aveva deciso di morire nella sua auto, con un sacchetto di plastica in testa, sigillato con il nastro adesivo. Ed è mancato davvero poco che non vi riuscisse. Fino a quando il maresciallo Sullutrone, anche se ormai l’uomo sembrava morto, con un gesto disperato e provvidenziale, lo ha tirato fuori dall’auto, gli ha strappato il sacchetto dalla testa ed ha cominciato a rianimarlo, prima con un massaggio cardiaco, poi con la respirazione bocca a bocca. Ed il 44enne ha ricominciato a respirare, piano piano, a fatica, fino a quando non è giunta un’autoambulanza dotata di rianimatore. Poi la corsa all’ospedale di Avellino, dove l’uomo è stato finalmente dichiarato fuori pericolo, prima di essere trasferito all’ospedale di Solofra per ulteriori accertamenti psichici.
È il terzo tentato suicidio in due mesi ad Atripalda: dopo Enza e Orazio che dopo aver provato a morire ora lottano per vivere, lo stesso assurdo, estremo gesto ha provato a compierlo A.C., sembra per ragioni economiche. Ma è stata la moglie, prima ancora dei carabinieri e dei sanitari, ad evitare che si consumasse una tragedia irreparabile quando, verso ora di pranzo, non vedendo rincasare il marito si è rivolta ai militi. Immediatamente sono partite le ricerche in tutta la città, fino a quando la Fiato Bravo rossa è stata notata nel parcheggio di fronte al Centro servizi. Ancora pochi attimi e sarebbe stato troppo tardi. Fortunatamente, grazie ad un uomo in divisa, non è stato così.
[…] Fonte ilsabato.com […]