Scuola, sempre più improbabile la riapertura. Finalmente l’assegno sui libri al Comprensivo


La ministra Azzolina conferma la linea della prudenza e fa capire che l’anno verrà terminato a casa. Stop ai compiti nelle vacanze di Pasqua

Ormai sembra certo che gli studenti italiani termineranno l’anno scolastico a casa: lo ha fatto chiaramente capire la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, intervenendo ieri sera in tv nel programma di Fabio Fazio. «Ascolterò quello che le autorità sanitarie ci diranno. E la politica sarà ancora più prudente della scienza, perché mai e poi mai metteremmo a rischio la vita degli studenti» ha risposto, infatti, così la ministra alla domanda se le scuole riapriranno a maggio. E, l’altra notizia che ci riguarda da vicino venuta fuori ieri sera è che per la terza media l’ipotesi più probabile è quella di cancellare l’esame e sostituirlo con la tesina, un elaborato presentato alla scuola alla fine dell’anno che sarà sottoposto a scrutinio. «Se non si tornasse a scuola – ha aggiunto, infine la ministra a proposito dell’esame di stato -, tutti gli studenti verranno ammessi a sostenere solo la prova orale».

Intanto, all’istituto comprensivo “De Amicis-Masi” si è registrata un’inversione di marcia. Dopo il ciclone che nelle settimane scorse ha travolto le famiglie nei nuovi meccanismi della didattica a distanza (che da giovedì 9 a martedì 14 aprile verrà interrotta per le vacanze di Pasqua) e nel viavai dell’acquisizione delle numerose fotocopie di schede integrative, nell’ultima settimana si è registrato un contenimento degli assegni e del materiale da stampare. In alcuni casi alla primaria e alla secondaria l’assegno è stato dato completamente sui libri, accogliendo così l’appello dei genitori ad una gestione più misurata, facilitando gli attuali disagi familiari. All’infanzia resta consolidata la pratica delle schede a causa del mancato ritiro dei libri, quando era ancora impossibile presagire un così lungo arresto delle attività didattiche.

Nel frattempo si è attivata la collaborazione fra scuola e istituzioni per la consegna del materiale ad alcune famiglie, in buona parte già incluse in progetti di sostentamento didattico. Rispettivamente ne sono state servite un paio facenti capo al Consorzio Ambito A5 e una decina al Comune. Resta un problema irrisolto, invece, la sospensione del doposcuola per gli studenti di contrada Alvanite.

Inoltre, sempre in tema di didattica a distanza, sono stati stanziati i finanziamenti ministeriali. Alle scuole cittadine sono stati attribuiti poco meno di 21mila euro (20.815,91 euro) così suddivisi: 11.693,34 euro per l’Istituto comprensivo “De Amicis-Masi” e 9.122,57 euro per il liceo scientifico “V.De Caprariis”. I fondi verranno utilizzati in questo modo: 1.402,32 euro per piattaforme e strumenti digitali; 9.589,86 euro per dispositivi digitali e connettività di rete; 701,16 euro per formazione del personale scolastico. Il liceo, invece, utilizzerà così le risorse: 1.167,69 euro per piattaforme e strumenti digitali; 7.371,04 euro per dispositivi digitali e connettività di rete; 583,84 euro per formazione del personale scolastico.

Infine, sembra che la lettera indirizzata ai genitori, pubblicata la settimana scorsa da cinque consiglieri dell’IC, abbia attirato l’attenzione della stampa nazionale, quale spaccato di esempio delle difficoltà riscontrate dalle famiglie per l’approccio alla DAD, ma di questo avremo esito e conferma nei prossimi giorni.



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