Al parco archeologico dell’antica Abellinum la trilogia di “Antigone, Elettra e Medea”


Tre donne della mitologia greca si affrontano in un immaginario e serrato contraddittorio: lo spettacolo, diretto ed interpretato da Sarah Falanga, andrà in scena il 19 settembre nella stupenda cornice della Civita. La nota dell’assessore ala cultura, Stefania Urciuoli: “la cultura ad Atripalda non si ferma”

Sabato 19 settembre alle ore 20.00 ad Atripalda (AV), al parco archeologico dell’Antica Abellinum, proponiamo un viaggio straordinario di 2.400 anni fa, alla scoperta delle eroine di Sofocle ed Euripide, portatrici di un profondo vissuto metaforico.

Antigone, Elettra e Medea: l’intimo dissenso della modernità”, di Sarah Falanga.

Antigone, Elettra e Medea si affrontano in un immaginario, serrato contraddittorio. Sono emblemi sempre attuali di giovani donne in lotta contro il potere e le leggi degli uomini, protagoniste di vicende dalla cui analisi emergono sorprendenti denominatori comuni che ne fanno quasi una l’alter ego delle altre e viceversa. Lo spettacolo avvincente e surreale porta a riconoscere in Antigone, Elettra e Medea tre giovani donne in lotta contro il potere dominante, sole, o apparentemente lasciate sole nei momenti cruciali. Vengono in luce così alcuni denominatori comuni che le rendono figure paradigmatiche, nelle quali ciascuna donna può per certi aspetti ritrovarsi.

La regista e protagonista dello spettacolo è Sarah Falanga, nota al grande pubblico per aver interpretato il ruolo della suocera di Lila ne L’Amica Geniale e quello di Nella in Gomorra. Ha avuto come maestri personaggi del calibro di Andrea Camilleri, Vittorio Gassman e Dario Fo. Il suo lungo percorso lavorativo e formativo l’ha vista crescere come attrice teatrale e cinematografica, cantante, ma anche come performer da musical, doppiatrice, regista e autrice. Ha fondato e dirige l’Accademia Magna Graecia di Paestum.

Ma soprattutto, Sarah Falanga è una donna libera, indipendente e coraggiosa, che rischia, e che non ha paura di andare controcorrente.

Perché questa rappresentazione al parco archeologico di Atripalda?

La rappresentazione è frutto di programmazione, sinergia e visione.  

Finalmente ad Atripalda uno spettacolo ad ampio raggio nel sito più bello e ambito della provincia. Gli spettatori che verranno in anticipo avranno modo di apprezzare la bellezza dei resti dell’antica colonia romana di Abellinum (fine II sec. a.C. e realizzata su un precedente insediamento sannitico IV-III sec. a.C.) e di arrivare ai loro posti assegnati, accompagnati dagli amici dell’Associazione Proloco di Atripalda che faranno loro “una light sintesi” sul sito e sulla importanza, del pianoro della Civita. A nord-ovest della città di Atripalda, sulla riva sinistra del fiume Sabato.

Avranno notizie brevi, ma profonde e significative per andare indietro nel tempo, percorrendo con scarpe comode l’interno della cinta muraria. E vedranno sul lato est dove è situata l’area pubblica, le Terme e il Foro, e andranno ad intercettare il decumano per essere accompagnati dagli amici della Proloco all’ingresso, nella zona nord-orientale dove c’è la domus di stile ellenistico-pompeiano: una ricca dimora patrizia, non solo per le dimensioni (ca. 2.500 mq. di estensione), ma anche per la particolare ricercatezza delle decorazioni dei diversi ambienti e delle suppellettili venute alla luce, che ospiterà lo spettacolo. Un modo questo per attirare i grandi eventi. Scegliere quelli più inclini e consoni ai vari siti e offrire un calendario utile per programmare cultura e arte ad Atripalda. Quasi un rinnovato contributo per fare dei luoghi di spettacolo quelli che insistono nelle aree archeologiche e monumentali.

L’obiettivo è quello di attivare una tutela sempre più efficace dei luoghi e selezionare in maniera culturalmente elevata, rispettandone la compatibilità dei siti con spettacoli ed eventi.

Lo stato di difficoltà che, a causa dell’emergenza sanitaria, tocca tutto il tessuto provinciale e regionale non possiamo permettere travolga il mondo della cultura.

Lo spettacolo di sabato “Antigone Elettra e Medea: L’intimo dissenso della modernità”, ma tutte le attività culturali sono anche un fattore di welfare perché sono determinanti per un migliore clima nel contesto di vita creando benessere mentale e psicofisico alla comunità.

L’emergenza Covid ha drammaticamente segnato lo stop del comparto della cultura e dello spettacolo appena la ripresa lo consentirà e soprattutto non sarà più un pericolo la carica epidemiologica del virus, sarà il momento di dare un impulso perché il settore sia un motore per Atripalda ma anche per l’intera provincia, su questo con l’Amministrazione ci stiamo da tempo lavorando e le idee sono tantissime. Per questo è indispensabile creare una forte sinergia con gli assessorati alla cultura dei comuni limitrofi e in modo particolare con Avellino, Mirabella Eclano, Avella, Conza e tanti altri, in modo da unire tutte le forze e fare rete, nel definire e realizzare azioni culturali, promosse congiuntamente, a cominciare da un’offerta diffusa di momenti di intrattenimento qualificati e di eccellenza, che sia un concreto richiamo e quindi supporto non solo al morale dei cittadini ma anche alle categorie economiche del territorio, in particolare del commercio e del turismo. Le iniziative dell’assessorato alla cultura fatte da questa Amministrazione Comunale sono state e saranno sempre gratuite per permettere a tutti di partecipare: “la cultura non si ferma”, facciamo nostro lo slogan promosso qualche mese fa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo personalizzandolo “la cultura ad Atripalda non si ferma”.

d.ssa Stefania Urciuoli

(Assessore alla cultura)



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