Incarichi esterni e personale nella lettera aperta indirizzata dal dipendente al sindaco, al segretario generale ed al Consiglio comunale
Sono un dipendente che lavora in silenzio e mai chiede, per il proprio lavoro, medaglie o aumenti di stipendi, indennità o compensi extra.
Prima di passare all’argomento di cui vorrei rendere partecipe tutti, penso sia opportuna un poco di cronistoria del mio “curriculum” presso l’Amministrazione Comunale.
Credo di essere il dipendente più vecchio in servizio per data di assunzione e per anzianità.
Fui assunto il primo febbraio del 1979 come vigile urbano, quale vincitore di un concorso con altri vari vincitori già certi, ma solo io fui ammesso alle prove orali e, sebbene torturato, riuscii a spuntarla. Basti pensare che in Consiglio comunale la mia assunzione fu molto contestata all’allora Sindaco “comunista” Alvino Sabino.
Come operatore di Polizia Urbana ho ricevuto e ricevo, ancora oggi, attestati di stima non solo da parte degli Atripaldesi per i miei modi educati ma fermi.
Nel 1989 partecipai al concorso per Ragioniere Economo.
Preciso che mentre per altri dipendenti fu attuata la “promozione sul campo” e, quindi, furono “proiettati”, senza concorso, in posti di qualifica superiore, io dovetti partecipare al concorso quale “esterno”.
Risparmio al lettore le differenti modalità sullo svolgimento del concorso fra i vari concorrenti, perché anche questa prova fu superata e risultai vincitore.
Con questa qualifica fui assegnato all’ex-Ufficio Bilancio-Patrimonio-Tributi e diventai il braccio destro dell’allora capo ufficio Rag. Musto Antonio e responsabile unico (sulla carta) di tutti i tributi comunali.
Evito di elencare tutti i compiti svolti, voglio solo dire che come primo compito mi fu dato un brogliaccio tipo protocollo e mi fu detto di emettere il ruolo TARSU e Imposta sui cani. Scrivendo tutte le bollette a mano!!!
Come risposta ci fu la prima meccanizzazione dei ruoli e la prima contabilità meccanizzata nell’anno 1990.
Non senza traumi, il Comune di Atripalda, unico in Italia meridionale, passò dal sistema tassa rifiuti a tariffa sui rifiuti e solo grazie a studi personali, partecipazione a mie spese a convegni e congressi e con la collaborazione con l’ex-dirigente dell’Ufficio Tributi del Comune di Avellino, Dott. Matetich.
Nel 1998 tenuto conto che tutti gli sforzi non trovavano nessun tipo di gratificazione (nemmeno economica) da parte dell’amministrazione comunale, decisi di ridurre la mia partecipazione attiva e operai la scelta del part-time.
Da quel momento l’Amministrazione si rende conto dell’errore e cerca in tutti i modi di opporsi a questa scelta.
Addirittura, nelle deliberazioni, la Giunta Municipale scrive che se concede il part-time al dipendente Cucciniello “si pregiudica la funzionalità dell’Ente”. (!!!!!!)
Solo grazie a due ricorsi al TAR io riesco ad ottenere questo orario ridotto e, quindi, inizio anche l’attività libero professionale di Ragioniere Commercialista e Revisore Contabile.
Oggi posso dire con grande orgoglio nel pur gestendo da solo l’Ufficio tributi per quasi sedici anni, mai nessuno ha usato modi poco educati o ha mai alzato la voce o proteste plateali. Eppure questo è un ufficio che mette le mani nelle tasche dei cittadini e chiunque, io per primo, non ha piacere di pagare le tasse.
Quindi dal 1998 riprendo la mia avventura nel privato, gestendo un ufficio di contabilità fiscale da solo e, nello stesso tempo, esercito l’attività di Revisore dei Conti, dapprima solo nel privato, quindi cooperative e società di capitali, poi anche nel pubblico.
Sono stato Revisore dei Conti per due volte, quindi sei anni, presso l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Amalfi, quale componente del collegio di tre revisori.
Poi vengo nominato Presidente del Collegio dei Revisori di Solofra (Av) e mi piace ricordare questo è stato uno dei pochissimi Comuni italiani a non effettuare operazioni di “finanza derivata”, anche se questo parere negativo mi costò la nomina al secondo incarico.
Poi, per altri sei anni, sono stato Revisore Unico nel Comune di Serino (Av) e, quindi, con tutto il carico di responsabilità ho portato avanti, per due mandati, sei bilanci positivi.
Ma tutto questo, dieci anni di esperienza diretta quale unico collaboratore dell’ex ragioniere capo, quindici anni di revisore contabile direttamente sul campo, diplomi, attestati, qualifiche professionali e esperienze lavorative non bastano a questa amministrazione comunale!
Infatti, al Responsabile del Primo Settore “non risultano essere presenti all’interno dell’Ente figure professionali di profilo idoneo” e preferisce “affidare” queste funzioni a professionisti esterni per circa settemila euro mensili e sostituisce due dipendenti di categoria “B” del proprio ufficio con una dipendente di categoria “A” e un’ex-L.S.U. offendendo in due mosse la mia professionalità e quella di altri dipendenti laureati e diplomati anche in materie specifiche e specialistiche.
A parte la dichiarazione falsa nelle determinazioni di affidamento, quello che fa male e offende è la mancanza di considerazione da parte del Funzionario che era a conoscenza di questa professionalità e di questa amministrazione che preferisce affidare compiti a persone che per mansionario specifico riferito alla categoria di appartenenza non possono, ripeto, non possono occupare posti così delicati e senza nessuna competenza in materia.
E non voglio minimamente entrare nel merito del costo aggiuntivo perché bisognerebbe tener conto anche di altri professionisti affidatari di altri compiti sempre riferiti allo stesso ufficio e alla presenza effettiva in servizio. Credo che solo per questi servizi esterni che potrebbero essere coperti da personale interno si arrivi ad una spesa di circa novantamila euro per circa undici mesi dello scorso anno. Lo so di esporre questa lamentela dopo un anno, ma ho creduto che, effettivamente, si volesse sopperire ad un’emergenza per uno o due mesi; ho creduto, innocentemente, che bisognava urgentemente rimediare alla mancanza di personale in un ufficio strategico, ho creduto che, benevolmente, dovevo passare sopra ad un’offesa fatta con superficialità e senza secondi fini, ma tutto questo credere non è la realtà visto che, ormai, siamo alla “stabilizzazione” degli esterni addirittura con l’assegnazione di stanze comunali, al rinnovo contrattuale continuo, alla formazione continua e infinita del personale per l’utilizzo di procedure informatiche ed all’offesa continua della mia persona e della mia professionalità.
Sabino Cucciniello
Mentre viene diffusa la coraggiosa denuncia del rag. Sabino Cucciniello, sulla quale mi pare che si debba fare chiarezza in ogni sede per le gravi responsabilità evidenziate, vorrei riproporre all’attenzione della città un mio intervento diffuso e pubblicato undici mesi fa. Chi ne avesse voglia vi potrà trovare tempestivamente delineato il torbido quadro che ora si manifesta.
Raffaele La Sala – coordinatore di “Piazza Grande”
http://www.ottopagine.it/av/daicomuni/5794/atripalda-la-sala-sul-caso-truffa-evitiamo-drammatizzazioni.shtml