Ricorrenza riproposta da don Fabio Mauriello, cripta aperta fino a domani sera
Oggi, sabato 1° maggio, è celebrato Sant’Ippolisto ed i compagni Martiri. Per l’occasione, fino al 2 maggio, tutti i fedeli potranno raccogliersi in preghiera nello Specus Martyrum, la cripta della chiesa madre, uno dei più importanti esempi di arte paleocristiana in Campania, dove, a seguito delle persecuzioni di Diocleziano, furono sepolti i martiri della città, tra cui: Quinziano, Crescenzo, Ireneo, Massimilla, Lucrezia, Anastasio, Firmio, Fabio Senior, Eustachio, Giustino, Proculo, Firmiano, Ignazio, Secondino, Eusebio, Querulo, Fabio Junior, Proculo, Eulogio, oltre ovviamente ad Ippolisto, sacerdote.
Una festività, quella dei Santi Martiri, piuttosto sentita ad Atripalda, in particolare modo dall’arrivo del parroco don Fabio Mauriello sulle sponde del Sabato. A questo proposito, due anni fa, a distanza di un decennio dall’ultima volta, la statua del Santo – raffigurato con la predicazione del vangelo in una mano e la palma nell’altra – fu portata in processione tra le strade cittadine. Tra l’altro, fu lo stesso parroco, sempre un paio di anni fa, ad invitare durante un’omelia la comunità a celebrare Sant’Ippolisto con la stessa intensità riservata a San Sabino, santo patrono di Atripalda.
E la comunità, considerando i fedeli che si stanno recando nella cripta in questi giorni e le testimonianze pubblicate sui social, sembra che nel corso del tempo abbia raccolto in pieno l’appello di don Fabio. Del resto, in questi tempi purtroppo ancora minacciati dall’emergenza sanitaria e da altre sofferenze, è rassicurante e vitale trovare un po’ di rifugio nei Santi che da sempre proteggono con amore la nostra città e le nostre radici.