«Atripalda non merita tanta mediocrità»


Il segretario cittadino dell’Udc, Nino De Vinco, definisce farneticante l’ultimo documento diffuso dai consiglieri di maggioranza

Nino De Vinco

Nino De Vinco

«Cari consiglieri di maggioranza grazie per l’interessamento, ma francamente potevate farne a meno. Invece di amministrare questo paese (cosa che avete dimenticato di fare ormai da qualche anno) non trovate di meglio che redigere un farneticante documento con il solo intento di attaccare l’Udc di Atripalda. A dire il vero, comprendiamo le carenze amministrative, la gestione improvvisata della macchina comunale, ma arrivare fino a questo punto… Prendersela con un partito, come dire, ci sembra davvero troppo!

Nelle vostre parole si nota tutto il nervosismo di una maggioranza incapace di amministrare, di dare risposte ai problemi di questa città. In modo a dir poco bizzarro vi rivolgete ai cittadini, ai simpatizzanti, agli iscritti e agli elettori dell’Udc nell’intento di screditarci con una serie di idiozie che non meriterebbero alcuna replica.

La verità invece è un’altra: questi signori folgorati da un “lampo” di lucidità politica, si sono resi conto che l’Udc per loro é un problema serio.

Ci piacerebbe conoscere “il contributo di idee, di progetti e di proposte volti al miglioramento della vivibilità della nostra città”, proposte strombazzate da alcuni consiglieri di maggioranza e assessori, che gravitano in questa risicata maggioranza che si tiene in piedi solo per interessi di bottega.

Ci vogliono fare la lezioncina sull’Area Vasta facendoci passare per coloro i quali non hanno capito quali benefici e opportunità sono in essa contenuti. Conosciamo bene, forse prima di loro, di cosa si tratta e proprio per l’importanza che ad essa riserviamo, abbiamo rappresentato in consiglio comunale la necessità, tramite gli atti che invece mancavano, di conoscere e condividere la programmazione della struttura dell’Area Vasta per dare il nostro contributo e quindi decidere. Ed è lo stesso vicesindaco Tuccia ad ammettere che nel deliberato mancavano atti fondamentali, assumendosi nella seduta consiliare la piena responsabilità dell’accaduto e quindi, della impossibilità di approvare tale provvedimento.

E ora Tuccia che fa? Insieme ai suoi colleghi di maggioranza, ci fa anche la ramanzina? Delle due l’una: o non è al corrente del documento dei suoi colleghi o ha qualche problema di natura politica che sinceramente non comprendiamo. Certo dobbiamo essere onesti con la città di Atripalda: ci vuole una bella faccia tosta per fare certe affermazioni e cambiare la realtà dei fatti…

I consiglieri di maggioranza poi, fanno riferimento ad altri comuni della nostra Provincia, ma tralasciano (forse) volutamente un aspetto davvero importante: quei comuni hanno sicuramente degli amministratori più attenti e meno superficiali. Così come non comprendiamo la storia dei due Capigruppo. In verità, se così fosse, ma non lo è, meglio averne due di capigruppo che non averne affatto, visto che quelli della maggioranza ci risultano affetti da “mutismo” in consiglio comunale, ma per la verità anche in altri contesti. Ecco, ci sarebbe piaciuto conoscere l’opinione dei gruppi che rappresentano rispetto agli argomenti trattati non solo in questo Consiglio ma anche in quelli tenuti fino ad oggi. Ebbene, zero assoluto! Ma non dimentichiamoci che un capogruppo (Pd) fu eletto nelle file dell’opposizione mentre l’altro (?) in quelle dell’Udc, entrambi hanno rinnegato la volontà popolare.

Una cosa però ci sentiamo, in parte, di condividere del vostro documento: “Atripalda ha sempre recitato, nel corso degli anni, un ruolo di primissimo piano” in questa nostra Provincia. Frase che andrebbe però completata: “Oggi è stata relegata ai margini di questa Provincia”.

E allora, un consiglio ci sentiamo di darvelo: pensate ad amministrare invece di occuparvi dell’Udc, dei suoi simpatizzanti, iscritti ed elettori. Risanate la palude in cui avete affogato il personale dipendente (assessore, se ci sei batti un colpo!) e smettetela di esaltare l’ovvio.

Atripalda, per la sua storia e per quello che ha rappresentato in questa Provincia, non merita tanta mediocrità».

Il Segretario dell’Udc di Atripalda

Nino De Vinco



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