Primavera Irpinia si schiera per il No al referendum


Riforme costituzionali, ad ottobre gli elettori italiani sono chiamati ad una scelta: stasera in biblioteca comunale un convegno con Gargani e Landolfi

primaverairpiniaL’associazione Primavera Irpinia continua nella sua campagna itinerante per promuovere il no al referendum costituzionale confermativo del prossimo ottobre. Dopo l’incontro iniziale, tenutosi al carcere Borbonico di Avellino lo scorso 29 aprile, che visto la partecipazione tra gli altri anche dell’ex presidente della camera Gianfranco Fini, stasera sarà la volta di Atripalda, che ospita il primo circolo territoriale della giovane associazione, presieduta da Sabino Morano. La cittadina della valle del sabato sarà la prima tappa di una serie di appuntamenti in tutta la provincia. L’incontro, organizzato in collaborazione con Enrico Ruongo e Massimo Bimonte, referenti del circolo atripaldese, si terrà nell’ex sala consiliare, presso la biblioteca comunale, a partire dalle ore 19.

L’appuntamento si inserisce nel programma della #carovanamilitante di PrimaveraIrpinia che girerà la nostra provincia, paese per paese, per spiegare le ragioni del fronte del no al referendum confermativo sulle riforme costituzionali. Ad argomentare le ragioni del no ci saranno vari relatori, da Giuseppe Gargani all’ex ministro Mario Landolfi, da Franco D’ercole ad Ettore de Conciliis, che focalizzeranno l’attenzione sugli aspetti critici delle riforme. Molti sono i passaggi che non convincono secondo PrimaveraIrpinia, ad esempio il fatto che, partendo dall’assunto che il bicameralismo vigente renderebbe artificioso e lungo il processo legislativo, gli ideatori della riforma non hanno proceduto all’abolizione di una delle due camere che sarebbe stata la logica conseguenza della premessa, ma hanno trasformato il Senato in un ibrido di cui non sono ben chiare ne le funzioni ne i criteri della sua composizione, infatti, i senatori non dovranno essere eletti dal popolo, per l’ennesima volta, quindi, saremo di fronte ad un provvedimento che va nella direzione di ridurre la rappresentanza dei cittadini e porre ulteriori barriere tra la popolazione ed il palazzo.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.



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