Mancano ancora gli infissi, si punta a completare i lavori entro la fine di ottobre. L’anno scolastico comincerà di nuovo nelle aule di via Pianodardine
Gli alunni della scuola materna di via Adamo inizieranno il nuovo anno scolastico dove hanno terminato quello vecchio, cioè nelle aule ricavate al piano terra della scuola media di via Pianodardine. I lavori di ristrutturazione e di messa insicurezza del “Collodi”, infatti, non sono ancora finiti ed almeno fino alla fine di ottobre il plesso non sarà utilizzabile. In questi giorni una comunicazione ufficiale dovrebbe raggiungere le famiglie dei circa cento bambini iscritti al plesso per informarle che il 15 settembre le lezioni riprenderanno di nuovo nei locali della “Masi”.
Da contratto gli interventi previsti sarebbero dovuti terminare entro 80 giorni a partire dalla data del 10 marzo scorso, cioè quella di inizio lavori, ma evidentemente non sono stati sufficienti. In questo momento la struttura si presenta priva di infissi, senza la pitturazione degli interni e con l’area esterna che necessita di una sistemazione definitiva. Le previsioni sono per la metà di ottobre, ma considerando anche i tempi del trasloco delle attrezzature è probabile che le lezioni non riprenderanno prima del 3 novembre. I più pessimisti temono che si corra il rischio di riaprire la scuola solo a gennaio, ma è anche vero che oltre non sarà possibile andare perché, in base alle ultime disposizioni di legge, i lavori dovranno necessariamente essere completati e rendicontati entro il 31 dicembre di quest’anno, altrimenti c’è il rischio che il Comune dovrà completarli a proprie spese.
Fra le ragioni del ritardo, probabilmente oltre alle procedure relative alla concessione del subappalto di circa 60mila euro riguardante la realizzazione degli intonaci interni ed esterni, l’approvazione di una variante migliorativa di circa 57mila euro che si sono sommati ai 570mila dell’appalto iniziale. In effetti, sembra che gli infissi che saranno montati (la fornitura, però, non è stata ancora effettuata) sono di qualità molto migliore rispetto a quella prevista nel contratto iniziale. In ogni caso, non appena i lavori saranno terminati, la promessa e l’auspicio è che i cento alunni (oltre ai piccoli ospiti dell’asilo nido consortile) saranno accolti un una struttura più sicura, più moderna e più funzionale.