Riaperto eccezionalmente l’Ufficio del personale sequestrato per prelevare tutti i documenti
A quanto pare l’Amministrazione comunale sta verificando se undici dipendenti matureranno, alla data del 31 dicembre prossimi, i requisiti per andare in pensione. Sofia Pagliuca, Amato De Rogatis, Iolanda Giovino, Renato Lettieri, Sabino Cucciniello, Teresa Giuditta, Walter Iannaccone, Giuseppe Esposito, Fausto Di Rito, Vincenzo Giarletta e Silvestro Aquino sono stati invitati, attraverso una nota firmata dal sindaco Spagnuolo, dall’assessore al personale Scioscia e dalla vicesegretaria Bocchino, a produrre tutta la documentazione in loro possesso utile a ricostruire le posizioni assicurative e previdenziali per verificare chi abbia maturato i requisiti per il pensionamento ai sensi della legge in vigore prima della riforma-Fornero, ovvero l’età minima di 61 anni con almeno 36 anni di contributi versati. Il Comune, da parte sua, non ha la possibilità di verificarlo in maniera precisa perché sembra che le posizioni Inps dei dipendenti comunali, ricostruite attraverso l’apporto della consulente Gabriella Spagnuolo, abbiano evidenziato una serie di lacune che si conta di colmare proprio grazie alla documentazione eventualmente in possesso dei dipendenti. E la maggior parte – se non tutti – gli impiegati contattati potrebbero avere i requisiti per andare in pensione, dando al Comune la possibilità di risparmiare un bel po’ di soldi per gli stipendi ed, eventualmente, procedere con una serie di assunzioni. La scorsa settimana alcuni agenti della Digos si sono recati al Comune per riaprire gli uffici sequestrati nell’ambito dell’inchiesta sulle buste paga gonfiate e per dare la possibilità di verificare se vi fossero documenti utili a ricostruire le posizioni previdenziali e assicurative ma sembra che non sia venuto fuori granché. Per svolgere l’operazione è stata impiegata circa mezza mattinata e qualche cittadino ha assistito con perplessità all’apertura della porta “sigillata”.