Sono sedici (oltre quello comunale) i fuocaroni che domani sera “accenderanno” la città
Il 9 febbraio è alle porte e la città del Sabato si accinge a festeggiare il suo patrono e compatrono, san Sabino e san Romolo.
Il Comune, per permettere alla tradizione dei “falò” di proseguire nel migliore dei modi, ha previsto:
“Una sola (domanda cumulativa che vale per tutti) registrazione sanitaria per i luoghi in cui si voglia anche effettuare la somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto della normativa igienico-sanitaria” e “una sola licenza di polizia per l’accensione, tenendo conto del Tulps (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza)”.
Per i “focaroni” sulle aree pubbliche, il Comune ha deciso anche di investire 1.525 euro totali per l’acquisto di ulteriori due bracieri (con misura 2m x 2m) per “ridurre costi di gestione nonché smaltimento dei rifiuti”. Questi, insieme agli altri sei del costo di 6.000 euro acquistati negli scorsi anni, saranno a disposizione di colori i quali vorranno usufruirne, previa richiesta.
Ecco (in ordine casuale) la mappa definitiva dei “fuocaroni”:
1) Piazza Tempio Maggiore (Aldo Laurenzano)
2) Piazza “Vittorio Veneto” (confraternita di Santa Monica)
3) Via Tufara (Sabino Aquino/comitato San Sabino)
4) Via Pianodardine (Misericordia)
5) Parco delle Acacie (comitato Appia)
6) Via San Giacomo (quartiere)
7) Piazza Di Donato (Pro Loco)
8) Rampa San Pasquale (Agesci)
9) Contrada Ischia (quartiere)
10) Via R. Aversa (quartiere)
11) Via Madre Teresa di Calcutta (associazione Alvanite)
12) Via N. Salvi (privati)
13) Via Folloni (privati)
14) Via Cupa Lauri (privati)
15) Via Tiratore (privati)
16) Via San Nicola (privati)
La tradizione vuole che ad “aprire le danze” sia il falò del Comune in piazza Umberto I, che sarà benedetto dal parroco della Chiesa madre, don Fabio Mauriello alle 19.30 alla presenza del sindaco Paolo Spagnuolo e dell’Amministrazione comunale.
Per quanto riguarda il programma religioso della parrocchia di Sant’Ippolisto martire: “Il primo febbraio ha avuto inizio la novena per i santi sabino e Romolo e il 6, 7 e 8 febbraio il triduo ai santi Sabino e Romolo. Il 9 febbraio messe e distribuzione della Santa Manna alle ore 6.30-7.30-8.30-9.30, alle 10.30 solenne concelebrazione eucaristica presieduta da don Christian Sciaraffa, alle ore 12.00 appuntamento con la processione con le statue dei due Santi Patroni. Alle 18.30 distribuzione della Santa Manna”.
Interessante… il falò dovrebbe significare l’unione di una comunità in una tradizione inserita nell’ambito della festa patronale, uno dei momenti in cui, dentro e fuori la chiesa, la cittadinanza è chiamata festeggiare e a riunirsi per celebrare il proprio protettore. Qui invece si fanno addirittura 16 falò… il consusmismo più esasperatamente mondano e divisorio…