L’esame del cadavere disposto per domani mattina tenderà ad escludere con certezza la morte violenta. Il sindaco addolorato: «Non avevamo perso ancora le speranze. Ringrazio chi si è impegnato incessantemente nell’attività di ricerca»
Il medico legale Elena Piciocchi effettuerà domani mattina, nella sala mortuaria del cimitero di Atripalda, l’esame esterno del corpo senza vita di Remigio Ruta, ritrovato alle 17:30 di oggi in località Cupa Dei Lauri.
All’esito degli accertamenti sarà il pubblico ministero a stabilire se è necessario effettuare anche un’autopsia interna, nel qual caso il cadavere sarà trasportato all’obitorio della città ospedaliera.
L’obiettivo degli inquirenti è quello di escludere che l’anziano sia deceduto a causa di un’aggressione e confermare, come si ritiene più probabile, che invece sia stato colto da malore mentre camminava nelle campagne adiacenti la sua abitazione lo stesso giorno in cui non è rincasato e cioè il 30 agosto scorso.
Il corpo senza vita, già in stato di decomposizione, è stato scorto da alcuni vicini di casa che, osservando dal balcone le campagne circostanti la loro abitazione, hanno intravisto ad un centinaio di metri di distanza una sagoma nell’erba, nel fondo incolto degli eredi Di Rito. Angelo Maffeo, uno dei vicini, con l’ausilio di una falce, si è avvicinato al punto in questione ed ha immediatamente capito che si trattava del corpo dell’84enne. A quel punto è partita la chiamata ai Carabinieri, che si sono portati sul posto dopo aver avvisato il sindaco Giuseppe Spagnuolo, il comandante dei Vigili urbani Domenico Giannetta, arrivato insieme a due pattuglie con i Vigili urbani D’Agostino, Picone e Iannaccone, con il delegato Mirko Musto, i Vigili del fuoco e l’impresa funebre.
Il comandante Cucciniello, che ha coordinato le intense attività di ricerca, concordate in prefettura alcuni giorni fa, che hanno coinvolto anche la Protezione civile, la Polizia e la Guardia di Finanza oltreché i Carabinieri con unità cinofile, insieme al vicecomandante Sullutrone ed al capitano Giannetta, con l’ausilio di un drone, hanno cercato di ricostruire analizzando i segni nell’erba il percorso compiuto dall’anziano prima di morire.
Sia il primo cittadino che il consigliere Musto hanno seguito le prime fasi successive al ritrovamento: «Eravamo coscienti che più giorni passavano e più era difficile, ma non avevamo perso del tutto le speranze di ritrovare il nostro concittadino ancora in vita – ha dichiarato il sindaco Spagnuolo – e quindi il ritrovamento del suo cadavere ci ha notevolmente addolorati. Siamo vicini alla sua famiglia ed a quanti lo conoscevano. Al tempo stesso esprimiamo un sentito ringraziamento ai Vigili urbani ed ai volontari della Protezione civile comunale, insieme a quanti in questi giorni non si sono risparmiati, per l’attività di ricerca, incessante ed scrupolosa, coordinata dal maresciallo Costantino Cucciniello».