A confronto col primo cittadino su: Fuoristrada dei Vigili urbani, Dogana dei grani e Cartellone natalizio
Nei giorni scorsi, dopo i provvedimenti cautelativi assunti dal tribunale di Avellino per alcuni istituti scolastici del capoluogo, è tornato d’attualità il tema della vulnerabilità sismica di alcuni plessi cittadini ed alcuni genitori di alunni frequentanti la “Mazzetti” di via Manfredi le hanno chiesto un incontro: quali sono le preoccupazioni emerse in quella occasione e quali risposte o chiarimenti ha eventualmente fornito? E a che punto è la definizione delle pratiche di prevenzione incendi necessarie ai fini dell’adeguamento alla normativa vigente entro il 31 dicembre dei plessi scolastici?
Il tema della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici è, anche per le vicende del capoluogo, all’ordine del giorno e suscita continua attenzione e preoccupazione nei genitori degli alunni che frequentano le nostre scuole.
Pertanto un gruppo di genitori ha sollecitato un ulteriore incontro con me per conoscere in maniera più approfondita lo stato delle cose, aldilà delle certificazioni di agibilità delle strutture regolarmente emesse ad inizio anno scolastico.
Le preoccupazioni emerse sono quelle note, in riferimento alla non antisismicità di alcune strutture ed al loro effettivo grado di sicurezza anche in relazione a quanto accade ad Avellino.
Abbiamo, insieme ai tecnici comunali, semplicemente ripetuto come stanno le cose, come già ampiamente fatto in precedenti occasioni anche attraverso il suo giornale, ed evidenziato che presumibilmente gli edifici del capoluogo interessati dai provvedimenti cautelativi degli ultimi giorni hanno caratteristiche diverse dai nostri, essendo questi ultimi di costruzione più recente e con caratteristiche strutturali diverse, seppur non antisismici.
Abbiamo inoltre assicurato il massimo impegno per realizzare gli interventi di adeguamento degli edifici, tenendo conto anche delle indicazioni emerse dalle verifiche effettuate questa estate, ben sapendo che sarà un percorso non facile né breve.
Anche rispetto alla prevenzione incendi abbiamo ereditato una situazione non “aggiornata”, e stiamo procedendo cercando di recuperare quanto non fatto da chi ci ha preceduto, iniziando con destinare dei fondi della Provincia a queste attività, diversamente dalle scelte fatte lo scorso anno, e conferendo un incarico tecnico per le verifiche e le pratiche non aggiornate da anni. Da tale attività sta emergendo la necessità di alcuni interventi da fare, alcuni dei quali sono stati già predisposti.
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L’acquisto di un fuoristrada da 35mila euro per il Corpo dei Vigili urbani, in tempi di pesanti ristrettezze economiche, ha destato qualche perplessità: pur considerando che la metà delle entrate da sanzioni al Codice della strada, fissata nel Previsionale 2017 in 275mila euro, è vincolata per legge a finanziare interventi di miglioramento e messa in sicurezza della rete stradale, di manutenzione della segnaletica e di potenziamento dell’attività di controllo e che, in particolare, per quest’ultima voce, che contempla anche l’acquisto di automezzi, è appostata una somma di 85mila euro, era possibile ridurre o diversificare tale investimento?
L’acquisto di un nuovo autoveicolo in dotazione al corpo dei vigili urbani era necessario, in quanto quello che verrà sostituito era ormai vetusto e necessitava di continui interventi manutentivi. Si è scelto di acquistare un autoveicolo con trazione integrale per favorire la mobilità e gli interventi dei vigili anche in condizioni difficili e particolari, quali nevicate, gelate, ecc., proprio per dar modo ai vigili di poter essere più operativi in tali circostanze.
Trattandosi di un investimento che dovrà avere una durata di vita almeno decennale, è stato scelto, tra le pochissime possibilità previste dai canali di acquisto della Pubblica Amministrazione, un autoveicolo affidabile e pratico, il cui costo, tra l’altro, per circa 10mila euro è costituito da allestimenti specifici per l’attività dei vigili, da posizionarsi in ogni caso su qualsiasi veicolo fosse stato scelto.
E’ già ben evidenziato nella domanda che i fondi utilizzati sono vincolati a poche possibili destinazioni, per cui non era possibile destinarli a molto altro, e men che mai alle esigenze più impellenti che abbiamo, quali ad esempio le manutenzioni del patrimonio immobiliare ed abitativo comunale.
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Così come accaduto nell’ultimo fine settimana, anche nel periodo natalizio la Dogana dei grani ospiterà attività culturali e di intrattenimento mentre durante il resto dell’anno è desolatamente vuota ed inutilizzata, addirittura chiusa nei fine settimana con riflessi negativi su alcuni servizi comunali come Informagiovani: esiste una trattativa fra Comune e Sovrintendenza BSAE che ridiscute la gestione della struttura? E quali prospettive concrete vi sono che il centenario edificio sfugga al rischio di essere solo un vuoto espositore?
Abbiamo avuto il piacere di rivedere la dogana interessata da eventi culturali, dopo un lungo lasso di tempo; ed altri ce ne saranno nel periodo natalizio. La circostanza ci ha ricordato ancora una volta le potenzialità della struttura ed il legame che gli atripaldesi hanno con questo luogo. Siamo in contatto, insieme al consigliere delegato Del Mauro, con i dirigenti del Polo museale della Campania per disciplinare competenze e destinazioni della struttura in maniera diversa rispetto ad oggi, con maggiore disponibilità ed anche responsabilizzazione verso il comune.
A breve arriveremo ad una nuova e diversa definizione del rapporto con il Polo museale e della gestione della struttura; si potranno, successivamente, individuare attività ed usi della struttura più costanti e diversificati.
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Qual è la “buona notizia” della settimana?
In questo fine settimana avranno inizio le attività e gli eventi che contraddistingueranno il periodo natalizio, e sul quale più diffusamente potremo soffermarci nei prossimi giorni.
E’ già una buona notizia che la città si sia attivata in vari modi per contribuire ad allietare questo periodo, e che pur in presenza delle note ristrettezze economiche si sia riusciti a programmare una serie di iniziative in campo culturale, sociale, aggregativo e di promozione della nostra città.