Le sterpaglie ed i residui vegetali possono essere dati alle fiamme solo in una precisa fascia oraria (10-15)
Qualcuno aveva pensato bene di fare fuoco e fiamme a partire dal primo ottobre, giorno indicato nell’ordinanza sindacale del Comune di Atripalda per fare pulizia nei propri terreni di fogliame e degli altri residui di potature provenienti dalle attività agricole. Invece i protagonisti della vicenda sono incappati nelle denunce amministrative e anche penali, poiché hanno disatteso l’ordinanza intesa, evidentemente mal interpretata. È, infatti prassi bruciare all’aperto materiale di origine vegetale proveniente dalla pulizia di orti privati, nonché di fogliame ed altri residui vegetali provenienti da attività agricole, in particolar modo dalla pulizia dei fondi. Una corretta disciplina circa l’accensione dei fuochi all’aperto e pulizia dei terreni agricoli e boschivi contribuisce all’attività di prevenzione degli incendi boschivi, ma queste attività sono regolate da leggi che devono essere ben rispettate, come il calendario per l’accensione, che parte dal primo ottobre, ma sono previsti anche degli orari precisi, i quali prevedono una attività dalle 10 alle 15. Se non fosse così, potremmo essere invasi da fiamme e fumo ad ogni ora, un inquinamento che diventerebbe insopportabile, soprattutto in città. In questi ultimi giorni, presi dalla foga e dalla fine dei lavori della raccolte delle nocciole, tanti contadini e proprietari di fondi hanno dato fuoco ai residui che erano stati accumulati in attesa del primo ottobre, ma pochi hanno rispettato l’orario e le disposizioni in merito sulla quantità da bruciare per ogni fondo. L’ordinanza in vigore è ancora quella del 7 luglio del 2014, che indicava la fascia di orario e la fascia di protezione per evitare la propagazione delle fiamme ad altri fondi, ma soprattutto fastidi e molestie ai cittadini. E proprio per evitare le molestie i carabinieri si sono mossi in anticipo e nei primi due giorni hanno denunciato già una decina di contadini, rei di aver dato fuoco ai mucchietti nei fondi o prima delle 10 o addirittura la sera ben oltre le 15, che era l’orario massimo consentito. Purtroppo oltre alle ammende amministrative qualcuno dovrà rispondere anche penalmente, visto che ha disatteso una ordinanza del Sindaco.