Un contributo per affrontare l’inquinamento ambientale. Nota di “Progetto Italia Cristal”
In Italia ci sono oltre 1300 Chioschi o Casa dell’Acqua, come dir si voglia, che erogano acqua pubblica microfiltrata, quindi ottima da bere, con filtri che periodicamente vanno cambiati e certificati. Costa mediamente 5 centesimi al litro contro la media di 25 centesimi al litro di quella già pronta in bottiglia, quindi con un evidente risparmio economico. Importante, però, non è solo il risparmio economico (che di questi tempi non è cosa di poco conto) ma soprattutto le grandi positività dal punto di vista ambientale. Secondo una ricerca CRA (Customized Research & Analysis), valutando un prelievo annuo di 300.000 litri da un chiosco si ottengono i seguenti risparmi: 200.000 bottiglie PET (cosiddette di plastica, per intenderci) da 1,5 litri in meno; 6000 kg di PET in meno ( considerando 30 g a bottiglia); 1380 kg di CO2 risparmiati per la produzione di PET ( Polietilentereftalato); 7800 kg di CO2 in meno per il trasporto (stimando una media di 350 km). Tutto ciò ci fa capire come e in quanti modi noi tutti possiamo dare un contributo per affrontare l’inquinamento ambientale. L’altro dato della ricerca è il divario netto tra il Nord e il Sud: in Lombardia il 52% degli intervistati dichiara di vivere in un Comune dove è disponibile una Casa dell’Acqua, mentre nelle regioni del Sud solo il 6,7% vive in un Comune dove c’è un Chiosco. Questo la dice lunga sull’importanza di aver cominciato ad invertire la tendenza anche da noi! Ad Atripalda la Casa dell’Acqua, voluta dall’assessore Prezioso e inaugurata ad ottobre con la presenza del Sindaco Spagnuolo, rappresenta un traguardo intermedio che insieme ad altri raggiunti e altri ancora da raggiungere ci faranno fare un salto di qualità in termini ambientali. Ovviamente ciò richiede la partecipazione e la concertazione di tutte le componenti ( Istituzioni – Agenzie – Associazioni – Singoli Cittadini ) che agiscono sul territorio, per ottenere risultati sempre migliori.
Errico Venezia
Presidente dell’Associazione Progetto Italia Cristal
(www.progettoitalia.net)
Ovviamente sta all’asl controllare la qualità dell’acqua ma bisogna essere onesti intellettualmente e fare i complimenti all’assessore per l’ottima iniziativa unica in irpinia probabilmente Che porta tanti benefici all’ambiente speriamo che in altri comuni seguano l’esempio
guardate la puntata di “presa diretta” di riccardo iacona su rai tre dedicata alle casette dell’acqua e capirete che sono pericolose se non c’è manutenzione ordinaria e se il comune e l’asl non effettuano periodici controlli e analisi all’acqua che in caso di mancata e regolare manutenzione fornisce acqua con tracce di veleno….informatevi !! vogliamo vedere le analisi dell’acqua
La manutenzione ordinaria ogni quanto è prevista? Perché si sa bene che l’ottimizzazione si ottiene con una precisa manutenzione.