Le associazioni che stanno allestendo l’E.Co.Re nell’ex convento cercano alimenti, vestiti e prodotti per l’infanzia
Manca poco, dunque, per avviare quello che è un progetto finanziato dalla Regione Campania (20 mila euro) e dal Comune di Atripalda (5 mila euro). Negli scorsi mesi, inoltre, così come confermò l’assessore alle Politiche sociali di Atripalda Nancy Palladino, fu individuata anche la platea dei beneficiari, ovvero circa 5-600 persone fisiche.
L’ambiente è stato immaginato per mettere in pratica dei “servizi sociali innovativi” rivolti alle fasce più deboli della popolazione, quali l’emporio della solidarietà; uno spazio per supporto a minori con difficoltà di apprendimento provenienti da contesti familiari con multi-problematicità; un mercatino del baratto e dell’usato per la raccolta e distribuzione di oggetti e vestiti; corsi di apprendimento di lingue e laboratori professionalizzanti; spazi aggregativi di cittadinanza attiva e partecipativa.
Il protocollo di intesa, stipulato nel gennaio 2020 dal Sindaco Giuseppe Spagnuolo e che avrà una durata di 6 anni eventualmente rinnovabile, vede la partecipazione oltre al Comune di Atripalda, della Fondazione S. Maria della Purità, l’associazione di volontariato Don Tonino Bello Onlus e il comitato provinciale Arci Avellino. La Fondazione, proprietaria dei locali, metterà a disposizione gli spazi per lo svolgimento delle attività/servizi previste dal protocollo garantendo per i primi sei mesi il pagamento di tutte le utenze. Successivamente, queste saranno a carico degli altri partner. La Don Tonino Bello, dal canto suo, metterà a disposizione, a scopo gratuito, le figure professionali, i volontari e il gruppo progettazione per la realizzazione delle attività previste dell’emporio e dei servizi ad esso connesse oltre alle figure professionali per l’avviamento delle attività e la gestione; L’Arci Avellino invece si occuperà delle attività di promozione, informazione e sensibilizzazione. Il Comune di Atripalda – oltre al già citato finanziamento di inizio attività – dovrà garantire l’impegno dei componenti dell’Ufficio Servizi sociali per la presa in carico degli utenti, il monitoraggio del progetto e il supporto alla individuazione dei partner privati.