Al via la seconda edizione del “Premio San Valentino”

Scadono i termini per partecipare all’appuntamento letterario dedicato agli innamorati

Lucia Gaeta- foto di Sabino Battista

Manca poco per la seconda edizione del “Premio San Valentino”, organizzato dalla poetessa Lucia Gaeta e reduce dal grande successo dello scorso anno. Poeti e artisti hanno ancora pochi giorni, fino al 30 novembre 2015, per presentare le proprie opere grazie ad una proroga della prima scadenza del 15 novembre 2015. Si potrà partecipare con una o più liriche in tema con la festa degli innamorati, in lingua e vernacolo. Sono stati invitati gratuitamente a partecipare anche molti artisti che concorrono al “Premio copertina” dell’antologia legata al premio San Valentino.

La poetessa atripaldese Lucia Gaeta, ideatrice del Premio San Valentino, in collaborazione col Cav. Giuseppe Barra Presidente del Centro Culturale Studi Storici, edizioni IL SAGGIO di Eboli (SA) sta organizzando con l’aiuto del suo compagno di vita, nonché segretario del premio, Raffaele Marino anche questa attesa seconda edizione della kermesse poetica.

Il premio trae origine dalla precisa volontà degli organizzatori di sensibilizzare il pubblico e i poeti, giovani e meno giovani, a valorizzare in maniera più degna questo appuntamento annuale dedicato agli innamorati.

Ci saranno anche ospiti istituzionali, infatti, come per lo scorso anno, il sindaco di Atripalda, avv. Paolo Spagnuolo, sempre sensibile ai temi che coinvolgono anche i concittadini, offre il patrocinio del Comune di Atripalda alla manifestazione. Certamente presenzierà consegnando i premi più prestigiosi in qualità di primo cittadino, nelle serate di premiazioni del 13 e 14 febbraio 2016, che si terranno anche quest’anno presso la chiesa monumentale di San Nicola da Tolentino di Atripalda.

Il premio trae origine dalla precisa volontà degli organizzatori di sensibilizzare il pubblico e i poeti, giovani e meno giovani, a valorizzare in maniera più degna questo appuntamento annuale dedicato agli innamorati. Negli ultimi anni questa ricorrenza ha perso il suo valore originario, ovvero valorizzare i sentimenti, per questo l’iniziativa trae spunto da questa constatazione e intende riportare l’attenzione sul vero spirito della “Festa degli Innamorati”, incarnato nei sentimenti e nell’importanza dell’innamoramento, quale principio per la costruzione dei rapporti interpersonali.

Al centro di tutto vi è l’Amore, quello con la A maiuscola, quello che fa sognare, quello che rende dolce l’idea di dedicare la propria esistenza ad una persona, quello che mai giustifica alcuna forma di violenza a danno della persona amata, quello in nome del quale nessuna gelosia, mentalità o religione, possa prevalere sul senso di “bene autentico”.

Questo sentimento non è appannaggio degli adulti, ma è universale, infatti, sono stati invitati alla partecipazione gratuita i giovanissimi delle scuole di ogni ordine e grado di Atripalda. Grazie all’aiuto degli insegnanti, che dopo averle per primi selezionate le sottoporranno al giudizio della commissione del premio, gli alunni scriveranno le migliori cinque poesie in lingua o in vernacolo e avranno una scadenza più ampia, fino a pochi giorni prima del concorso.

Nello spirito di consentire a tutti di cimentarsi in versi, il criterio di valutazione vedrà come protagonista “la capacità di trasmettere emozioni che pervadono l’animo” e solo dopo, i criteri di metrica, sintassi e stile; questo perché resta fermo il principio che la più grande rivoluzione culturale è quella che rende partecipi le persone, tutte, anche quelle che non hanno mai pensato di poter mettere su carta i propri sentimenti, le proprie emozioni. Questo il vero obiettivo del concorso, avvicinare le persone ai sentimenti e alle emozioni “che legano veramente”. Ciò non vuol dire che i criteri letterari in senso stretto non verranno considerati ma, si darà importanza soprattutto al messaggio delle poesie, al senso e al significato unico e originale che conserva in sé ogni opera. Questa è una precisa scelta degli organizzatori, convinti che la cultura non debba essere elitaria ma una forma d’arte che si rivolge a tutti, perché la poesia e la letteratura in genere, non hanno età o estrazione sociale, esistono perché frutto dell’ingegno e della sensibilità dell’animo.

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Redazione