
Pizza e rischio tumori: la correlazione - (ilsabato.com)
Tracce di Bisfenoli. Queste sostanze, in particolare BPA e BPS, contaminano uno degli alimenti più amati, la pizza
Negli ultimi anni, la sicurezza alimentare è diventata una priorità fondamentale, evidenziando vari fattori che possono mettere a rischio la salute dei consumatori. Un tema di crescente preoccupazione è quello emerso da uno studio della testata tedesca Öko-Test, che ha rivelato come a rischio ci sia uno degli alimenti più amati, la pizza.
In questo contesto, anche i consumatori hanno un ruolo cruciale. Essere informati sui potenziali rischi legati ai prodotti che acquistiamo è il primo passo per fare scelte più consapevoli.
Cosa sono i Bisfenoli e come contaminano la pizza?
I Bisfenoli sono composti chimici di sintesi usati principalmente nella produzione di plastiche e resine. Le due varianti più note sono il Bisfenolo A (BPA) e il Bisfenolo S (BPS). Il BPA è stato oggetto di numerosi studi per i suoi effetti dannosi sulla salute, associato a problematiche come:

- Infertilità
- Cancro al seno
- Cancro alla prostata
L’indagine avrebbe rivelato che nove cartoni di pizza su dieci sono contaminati da Bisfenoli. Nonostante il BPA sia stato bandito dai biberon nel 2011, il suo utilizzo persiste in altri ambiti, compresi gli imballaggi alimentari. Il BPS, meno studiato, è considerato tossico e preoccupante dalla normativa europea REACH, che mira a proteggere la salute umana e l’ambiente. La contaminazione dei cartoni per pizza avviene principalmente attraverso l’uso di carta riciclata, in particolare quando gli scontrini in carta termica contaminano il materiale destinato al riciclo.
La redazione di Öko-Test ha analizzato dieci campioni di cartoni per pizza prelevati da noti servizi di delivery, come Domino’s e Pizza Hut, e fornitori di materiali per pizzerie. I risultati sono stati allarmanti: nove cartoni su dieci sono risultati positivi alla presenza di Bisfenoli. In particolare, in quattro casi, le sostanze chimiche sono state rintracciate anche sulle pizze stesse, sollevando interrogativi sulla sicurezza alimentare.
L’unica eccezione è rappresentata da Pizza Hut, che ha dichiarato di utilizzare solo cellulosa nuova per i propri cartoni, evitando così la contaminazione da Bisfenoli. Questa scelta evidenzia un’importante responsabilità delle aziende nel garantire la sicurezza alimentare.
La contaminazione da Bisfenoli non è solo un rischio individuale, ma un problema di salute pubblica. Queste sostanze chimiche possono accumularsi nel corpo umano, causando effetti a lungo termine, specialmente nei gruppi più vulnerabili, come bambini e donne in gravidanza. La presenza di contaminazioni nei prodotti alimentari, come la pizza, sottolinea l’urgenza di affrontare seriamente questo problema.
Le autorità sanitarie e le istituzioni europee devono considerare i risultati di tali studi e adottare misure più rigorose per garantire la sicurezza degli imballaggi alimentari. È essenziale implementare normative che vietino l’uso di materiali contaminati e garantiscano controlli più severi sulla produzione e sul riciclaggio della carta.