
Arrestato un marocchino per scritte in arabo nella chiesa di Viareggio - Ilsabato.com
Un episodio di vandalismo ha coinvolto la Chiesa della Resurrezione di Nostro Signore a Viareggio, nel quartiere di Varignano. Il 18 febbraio, sono comparse due scritte in arabo sui muri della chiesa, destando preoccupazione tra i fedeli e i residenti locali. La Digos di Lucca ha prontamente avviato le indagini, riuscendo a identificare e denunciare l’autore delle scritte, un marocchino di 45 anni.
Il vandalo e le scritte offensive
L’uomo, che si trova attualmente senza fissa dimora e risulta irregolare sul territorio nazionale, è stato trovato in località Bicchio dagli agenti delle autorità competenti. Le scritte, riportanti la frase “Allah è sufficiente per noi ed è il miglior guardiano, che eccellente protettore e che eccellente aiuto”, sono state tracciate in due punti distinti vicino alle cappelle di preghiera della chiesa. La loro presenza ha suscitato reazioni contrastanti nella comunità, che ha mostrato un chiaro segnale di allerta verso atti simili.
La denuncia per danneggiamento aggravato è stata sporta dalla Digos, dato che le azioni dell’individuo hanno provocato un danno alla proprietà sacra. L’utilizzo di un linguaggio religioso da parte del vandalo ha sollevato ulteriori questioni riguardo alla libertà di espressione e al rispetto delle istituzioni religiose.
Il passato giudiziario del denunciato
La persona in questione non è nuova ai gabinetti delle autorità, dato che ha un passato criminale significativo. Prima dell’episodio del 18 febbraio, il marocchino era stato portato il 30 gennaio al Centro di permanenza per i rimpatri di Potenza, dove si trovava in attesa di espulsione a causa della sua pericolosità sociale. Le autorità avevano preso questa decisione considerando il suo carico penale, che comprende condanne per lesioni aggravate, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
In un avvenimento precedente, i vigili urbani di Viareggio lo avevano individuato durante lo sgombero di un appartamento occupato abusivamente, dove si trovava insieme ad altri connazionali. In quell’occasione, mentre il gruppo tentava la fuga, il 45enne è stato arrestato. Tuttavia, il personale sanitario del Cpr non aveva ritenuto idoneo il suo trattenimento per motivi di salute, e quindi il giorno successivo era tornato libero e si era diretto nuovamente verso la provincia di Lucca.
La reazione della comunità e delle autorità
L’episodio delle scritte in arabo ha acceso un dibattito nella comunità di Viareggio e oltre, riguardo al rispetto tra culture diverse e alla necessità di tutelare i luoghi di culto. Le autorità locali hanno espresso forte disapprovazione nei confronti di atti vandalici, considerandoli non solo un danno materiale, ma anche un attentato al sentimento religioso di una comunità.
L’intervento della Digos è solo un esempio di come le forze dell’ordine stiano monitorando attentamente situazioni del genere, garantendo ordine e sicurezza. In questa occasione, la rapidità dell’indagine ha portato all’identificazione dell’autore, dimostrando l’impegno delle autorità nel mantenere la tranquillità pubblica. La chiesa di Viareggio, un luogo di raccoglimento e spiritualità, spera di tornare presto alla normalità, continuando a servire la comunità religiosa che vi professa fede e devozione.