
Assolto in appello il 33enne accusato di essere 'palo' in rapina a studio notarile: il verdetto a sette anni dai fatti - Ilsabato.com
Un fatto di cronaca giudiziaria di rilievo ha tenuto banco nei tribunali del Salento, culminando in un’assoluzione significativa. Gianluca Amato, un uomo brindisino di 33 anni, è stato dichiarato innocente dopo aver subito una condanna in primo grado legata a una rapina avvenuta in uno studio notarile di Campi Salentina nel 2018. L’assoluzione è stata pronunciata dalla Corte d’Appello di Lecce esattamente sette anni dopo l’episodio incriminato, un fatto che ha scosso la comunità locale, aprendo dibattiti sulle dinamiche della giustizia.
Il contesto della rapina: eventi del marzo 2018
La rapina in questione si è verificata il 14 marzo 2018, nel centro di Campi Salentina. L’intera zona era in allerta per una serie di attacchi da parte di bande criminali. Solo quattro giorni prima della rapina allo studio notarile, vi erano stati diversi colpi: il 10 marzo un gruppo di malviventi aveva assaltato una tabaccheria a Torre Lapillo, sottraendo sigarette e denaro. Due giorni dopo, il 13 marzo altre rapine armate avevano colpito due distributori di carburante della Agip, uno a Leverano e l’altro a Boncore, un paesino vicino a Porto Cesareo. Questi eventi avevano creato un clima di tensione e paura tra i cittadini, ansiosi di sapere quali misure le forze dell’ordine avrebbero preso per garantire la loro sicurezza.
La rapina dello studio notarile è stata rapida e concitata. Un uomo armato, il cui volto era nascosto da un passamontagna, è entrato nell’ufficio del notaio Alessandro Perrone, minacciando la segretaria. Sotto la minaccia della pistola, la donna ha dovuto consegnare un portafogli contenente 2000 euro, una distinta di cambiali e vari mazzi di chiavi. Dopo il furto, il bandito è fuggito su un Fiat Doblò, mentre si presuppone che Amato lo stesse aspettando a bordo di un’altra vettura, una Renault Megane, facendo da “palo”. Questa accusa ha portato a un’indagine approfondita da parte dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina.
La condanna in primo grado e il successivo appello
Dopo l’indagine, Gianluca Amato è stato accusato di essere complici nella rapina e, dopo un rinvio a giudizio, ha scelto di affrontare il processo con il rito abbreviato. Il 18 febbraio 2021, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Lecce ha emesso un verdetto di condanna: tre anni di reclusione e una multa di 800 euro. Questa condanna ha sollevato un acceso dibattito, mentre l’avvocato difensore, Vincenzo Lanzilotti, ha presentato ricorso in appello.
In aula, alla Corte d’Appello di Lecce, il pubblico ministero ha chiesto la conferma della condanna, mentre il legale di Amato ha insistito per l’assoluzione, sottolineando l’assenza di prove contundenti a carico del suo cliente. Il caso ha suscitato particolare attenzione, considerando il contesto sociale e gli eventi che avevano portato alla condanna iniziale. Con il passare degli anni, molte erano le domande sul come fosse possibile che un uomo potesse essere condannato sulla base di indizi e senza prove schiaccianti.
L’assoluzione e il significato della sentenza
Infine, il 14 marzo 2025, la Corte d’Appello, presieduta da Francesco Ottaviano e con estensore Luca Colitta, ha emesso una sentenza di assoluzione per Gianluca Amato, con la formula “per non aver commesso il fatto“. Questo verdetto ha segnato un momento significativo sia per l’imputato che per il sistema giudiziario. L’assoluzione ha ripristinato la sua integrità dopo anni di lutto e tensione causati dal processo e dalla condanna.
Il caso ha messo in evidenza le complessità del mondo della giustizia, dove accuse e condanne possono pesare gravemente sulle vite degli individui coinvolti. Per la comunità di Campi Salentina, questa vicenda serve come promemoria sulla necessità di elementi probatori concreti e ben fondati prima di giungere a conclusioni giuridiche. Non è solo una questione di giustizia per Gianluca Amato, ma anche una lezione su come il sistema legale debba sempre cercare di agire con maggiore prudenza e attenzione.