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Atripalda comune “riciclone”

Lo scorso anno la nostra città si è attestata ai primi posti della graduatoria regionale, ma risultano ancora ignoti i dati del 2016. Intanto, alla “casa dell’acqua” sostituiti sei filtri nell’ultimo anno

Fra il 2014 ed il 2015 la differenziata è calata di quasi 4 punti

Nell’edizione 2016 dei “Comuni ricicloni Campania”, il progetto promosso da Legambiente per confrontare e verificare gli sforzi compiuti dai cittadini nella raccolta differenziata, spicca tra i comuni irpini Atripalda per i risultati raggiunti nell’anno 2015. 

Nel Dossier 2016 vengono definiti “ricicloni” tutti i comuni che hanno raggiunto e superato la percentuale di raccolta differenziata del 65%, mentre per stabilire la classifica generale e la premiazione è stato adottato come consuetudine un metodo di valutazione che tiene conto oltre che della percentuale di raccolta differenziata raggiunta dai comuni nel 2015, anche della valutazione delle Buone pratiche adottate dagli stessi. Dalla somma dei due indicatori è fatto derivare l’indice IPAC (Indice di prestazione ambientale del comune) che definisce la graduatoria finale. I comuni che hanno risposto in modo dettagliato al questionario in modo da definire l’indice IPAC sono stati 217 su 550.

Nella classifica generale dei comuni campani con una percentuale di raccolta differenziata maggiore del 65%, la nostra città si è collocata al 25esimo postoSe prendiamo in esame soltanto i comuni irpini, però, sale al terzo posto dopo Marzano di Nola (83,85%) e Chiusano di San Domenico (82,01%). Atripalda, con una percentuale di raccolta differenziata dell’68,67% si colloca invece al quarto posto nella classifica generale dei migliori dieci comuni campani tra i 10.000 e i 20.000 abitanti, dopo Montesarchio, Baronissi e Castel San Giorgio. Anche in questo caso, se ci riferiamo solo ai sei comuni irpini che, escludendo il capoluogo, superano i 10.000 abitanti, Atripalda conquista il primo posto, superando Ariano Irpino, Montoro, Solofra, Mercogliano e Monteforte irpino.

Analizzando i dati, nonostante i risultati lusinghieri raggiunti in ambito irpino e campano, emerge senza dubbio una flessione della raccolta differenziata nell’anno 2015 rispetto al 2014, nel quale la raccolta ad Atripalda era del 72,06%. Il 68,67 % del 2015 ci fa temere che nel 2016 la percentuale possa essere diminuita ancora. Perplessità dovuta anche alle parole dell’assessore Landi che, nel consiglio comunale del 27 aprile, aveva sottolineato che Atripalda ha mostrato una flessione della raccolta differenziata negli ultimi mesi del 2015 e nel periodo iniziale del 2016. Purtroppo non possiamo verificare questa informazione poiché sul sito dell’Osservatorio Provinciale dei rifiuti sono assenti i dati relativi al 2016 anche se il Comune paga una società esterna per caricare questi dati sul sito. Come si deduce dalla lettura delle liquidazioni di spesa, il Comune versa circa 3.500 euro all’anno ad una ditta esterna per “l’inserimento fir osservatorio provinciale rifiuti”. Ciò significa che Atripalda paga per un servizio che non è stato compiuto poiché i dati non sono stati ancora pubblicati sul sito. Dobbiamo dunque attendere per riscontrare se effettivamente la raccolta differenziata ad Atripalda è in discesa.

Intanto, in seguito alle nostre interrogazioni sulla pubblicazione dei dati in bacheca della manutenzione alla casa dell’acqua, come già annunciato dall’assessore Prezioso la scorsa settimana, abbiamo avuto conferma sugli interventi e soprattutto sulla salubrità dell’acqua. L’Amministrazione, infatti, ha diffuso un comunicato stampa in cui si riportava una nota della Sinergy Italia, la ditta che gestisce la cura e manutenzione dell’impianto. Siamo felici che il nostro lavoro abbia dato risposta alle domande dei cittadini, di cui ci siamo fatti portavoce e, a conoscere qualche dato in più. In primo luogo dall’installazione della casa dell’acqua sono stati cambiati sei filtri. Inoltre, la sanificazione dell’impianto avviene in modo automatico e programmato ogni giorno dalle ore 2 alle tre del mattino. Nel comunicato si legge che “La casa dell’acqua, soggetta a controlli anche da parte dell’Asl, è dotata di lampade UV posizionate sotto il bocchettone, che determinano una sanificazione continua dell’acqua erogata”. Naturalmente ci saremo aspettati che questi dati fossero stati pubblicati su una bacheca accanto alla casa dell’acqua, come precisato in convenzione, o, quanto meno, sul sito del Comune di Atripalda. Speriamo che vengano pubblicati quanto prima per una maggiore trasparenza e per la tranquillità dei cittadini.

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Redazione