
Attivisti versano passata di pomodoro al ristorante Cracco per denunciare prezzi troppo alti - Ilsabato.com
La Galleria Vittorio Emanuele di Milano è stata teatro di un’azione dimostrativa che ha attirato l’attenzione su un tema scottante: il costo della vita. Quattro attivisti della campagna “Il Giusto Prezzo” del movimento Ultima Generazione hanno scelto di versare tre bottiglie di passata di pomodoro nella veranda del noto Ristorante Cracco. Attraverso questo gesto provocatorio, gli attivisti desiderano sottolineare l’inaccessibilità della cucina di alta gamma in contrasto con le difficoltà economiche di molte famiglie italiane.
Il significato della protesta
L’iniziativa non è stata casuale. In una nota ufficiale, i membri di Ultima Generazione hanno spiegato che l’azione rappresenta una risposta alla percezione di un divario sempre più ampio tra le spese quotidiane delle famiglie e i costi elevati dei ristoranti di lusso. “Per la seconda volta in una settimana, torniamo a gridare contro l’assurdità di un paese dove una cena di lusso costa quanto la spesa mensile di una famiglia,” affermano gli attivisti.
Questa dichiarazione evidenzia un problema sociale che riguarda non solo la ristorazione, ma più in generale il costo della vita. Il focus è posto sull’importanza di trovare un equilibrio nella valorizzazione dei prodotti e dei servizi, specialmente quando si tratta di sfamare la popolazione. Con questa azione, gli attivisti desiderano stimolare una riflessione profonda sul significato di “prezzo giusto“, ponendo domande dirette a chi opera nel settore della ristorazione.
L’invito a Carlo Cracco
All’interno del comunicato, si sottolinea quanto sarebbe opportuno che lo chef Carlo Cracco, figura iconica della cucina italiana, intervenisse per riflettere su questa tematica. “Le chiediamo: è normale che una cena costi quanto la spesa mensile di una famiglia? Qual è il prezzo giusto per chi lavora duramente nei campi?” si legge nella nota. Gli attivisti richiedono una risposta, evidenziando che la passione per la cucina non deve oscurare il legame con la realtà sociale.
Oltre a sollecitare una riflessione sul valore del cibo e dei suoi produttori, Ultima Generazione ha suggerito a Cracco di adottare un gesto simbolico, come quello di offrire pasti gratuiti una volta alla settimana. Questo approccio mira a dimostrare che la ristorazione può e deve essere anche uno strumento di solidarietà e supporto per coloro che affrontano difficoltà economiche.
I precedenti e l’impatto della campagna
Questa non è la prima volta che il Ristorante Cracco si trova al centro di azioni dimostrative. Negli ultimi tempi, gli attivisti hanno intensificato le loro iniziative per combattere il caro vita e il costo del cibo, un tema che sta diventando sempre più urgente in un contesto di inflazione crescente e crisi economica. L’azione del versamento della passata segue un precedente evento simile, dove gli attivisti avevano già esposto le loro preoccupazioni in modo diretto e visibile.
Le campagne come quella di Ultima Generazione cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica e i ristoratori, creando un dialogo necessario tra il settore gastronomico e gli effetti delle politiche economiche sulla vita quotidiana delle persone. Con l’attenzione rivolta a figure influenti come Cracco, il messaggio si amplifica, investendo anche i più intimi legami tra produttori, consumatori e ristoratori.
L’azione ha destato l’interesse dei media e dell’opinione pubblica, dimostrando come il cibo e la sua preparazione possano diventare un argomento divisivo e di grande impatto sociale. Gli attivisti continuano a far sentire la loro voce, evidenziando la necessità di un cambiamento nel modo in cui il cibo viene percepito e commercializzato, con la speranza che questo possa portare a un futuro più equo e sostenibile.