Attività sismica intensificata nei Campi Flegrei: i dati della settimana dal 10 al 16 marzo 2025

Il recente Bollettino Settimanale pubblicato dall’Osservatorio VesuvianoINGV offre un resoconto dettagliato dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, registrata dal 10 al 16 marzo 2025. Gli esperti hanno monitorato e analizzato un significativo numero di eventi sismici, testimoniando una fase molto attiva per questa zona, storicamente nota per il suo vulcanismo.

Analisi dell’attività sismica

Nella settimana in esame, sono stati individuati ben 138 terremoti con una magnitudo di almeno 0.0. Questo dato segna un marcato livello di attività sismica. È importante evidenziare che tra questi eventi sismici, si sono verificati tre sciami particolari: il primo ha avuto inizio l’11 marzo alle 02:57, concentrandosi nell’area della Solfatara-Pisciarelli, dove si contano 33 scosse con una magnitudo massima di 3.0. La seconda serie di eventi sismici è stata registrata nell’area di Agnano a partire dalle 06:25 del 12 marzo, durante la quale si sono verificate sette scosse, con una magnitudo massima di 1.7. Tuttavia, lo sciame sismico più significativo è iniziato il 13 marzo a Bagnoli alle 01:25 UTC, caratterizzato da 44 scosse e una magnitudo massima di 4.6.

Dettagli sull’evento sismico più forte

Il terremoto di maggiore intensità di questa settimana si è verificato il 13 marzo nell’area di Bagnoli. Registrato con una magnitudo massima di 4.6, inizialmente era stato stimato con un valore preliminare di 4.4. Tuttavia, analisi più approfondite delle onde sismiche hanno rivelato che questo evento era in realtà composto da due terremoti distinti, manifestatisi con tempi di arrivo estremamente ravvicinati. Questo genere di dettaglio è cruciale per comprendere meglio la dinamica dei terremoti, specialmente in una regione dove le interazioni tra le varie faglie possono essere complesse.

Il sistema di monitoraggio e la magnitudo

Per quanto riguarda i metodi di rilevamento, è essenziale notare che per l’area dei vulcani campani, diversamente da altre zone del territorio italiano dove si utilizza la magnitudo Richter, l’Osservatorio Vesuviano si avvale della magnitudo durata . Questo sistema offre una visione più chiara delle reali dinamiche sismiche locali, ed è descritto in modo dettagliato nel blog INGVvulcani. La scelta di questo approccio riflette la necessità di adattare le metodologie alle specificità geologiche della zona dei Campi Flegrei, nota per il suo comportamento sismico e vulcanico peculiare.

Aggiornamenti e risorse per la popolazione

Il monitoraggio costante dell’attività sismica è fondamentale non solo per la comunità scientifica, ma anche per i residenti e i visitatori della zona. L’Osservatorio Vesuviano fornisce aggiornamenti continui tramite la banca dati GOSSIP, dove è possibile consultare informazioni dettagliate sui terremoti, comprese le magnitudo e le localizzazioni specifiche. Queste risorse sono disponibili all’indirizzo del sito web dell’Osservatorio, garantendo trasparenza e accesso alle informazioni in tempo reale. Essa rappresenta un punto di riferimento importante per affrontare le eventuali emergenze e per mantenere alta la consapevolezza sui rischi sismici nella regione.

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Matteo Rota