La nascita della festa prende vita nell’antichità con diversi significati attribuiti nel corso dei secoli
Maria è da sempre il simbolo della maternità, dell’amore, del coraggio, della dedizione e della compassione. In Italia una prima celebrazione delle mamme risale alla Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo che si tenne il 24 dicembre 1933, quando nell’ambito della politica della famiglia del governo fascista, furono premiate le madri più prolifiche d’Italia. Aveva finalità diverse: si voleva incoraggiare le nascite, attraverso premi e incentivi. La grande povertà dell’epoca, tuttavia, non fece aumentare la popolazione come avrebbe desiderato il regime fascista.
La Festa della Mamma vera e propria, come la celebriamo oggi, nasce invece negli anni ’50, in un’epoca di grandi cambiamenti per il nostro Paese. Anche nelle neonata Repubblica era importante riconoscere il ruolo della madre. In Italia la moderna Festa della Mamma nasce a metà degli Anni Cinquanta in due occasioni: una legata a motivi commerciali e l’altra invece a motivi religiosi. L’idea era quella di celebrare la mamma non solo per la sua valenza sociale e biologica, ma per il suo valore religioso, soprattutto cristiano, ma anche interconfessionale, come punto d’incontro tra le varie culture.
Il 18 dicembre del 1958 fu presentato un disegno di legge per l’istituzione della Festa della Mamma, da parte del senatore Raul Zaccari. L’iniziativa suscitò un dibattito sull’opportunità dell’istituzione di una festa dedicata alla mamma. La consuetudine, tuttavia, prese il sopravvento e la Festa della Mamma fu celebrata in tutta Italia.
Concetta Tomasetti
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LA MADRE
La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre.
Victor Hugo