L’appuntamento, aperto all’intera filiera vitivinicola, è dedicato ad appassionati e winelover
I preparativi in corso. Start sabato alle ore 16:30
Domani, sabato 18 maggio la Dogana dei Grani ospiterà la terza edizione di “Ciak Irpinia”, l’evento di settore organizzato dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia con il patrocinio del Comune di Atripalda, della Provincia di Avellino e del Gal Irpinia-Sannio.
L’appuntamento, aperto all’intera filiera vitivinicola ma anche ad appassionati e winlover, prevede un ricco calendario. Si parte alle ore 15:00, con un momento dedicato alla stampa, con banchi d’assaggio per il “WalkaraoundTasting”. Si continuerà con una sessione dedicata ai winelover, appassionati del mondo del vino e a semplici curiosi. Dalle 16.30 alle 20.30, infatti, ci sarà l’apertura dei banchi d’assaggio (si ricorda che per partecipare alla nuova edizione di Ciak Irpinia è necessario accreditarsi: fabiotroiano@guyotmedia.it; Tel. 333 7978799).
Le postazioni, invece, saranno gestite dai sessanta produttori aderenti a Ciak Irpinia e che fanno parte del Consorzio Tutela Vini D’Irpinia.
In vetrina, quindi, le eccellenze vitivinicole dell’Irpinia: Fiano di Avellino Docg, Greco di Tufo Docg, Taurasi Docg e i vini della denominazione Irpinia Doc, in particolare Irpina Aglianico, Irpinia Coda di Volpe e Irpinia Falanghina.
Il presidente del Consorzio di Tutela Stefano Di Marzo ha dichiarato: “In pochi anni, Ciak Irpinia è diventato un punto di riferimento per operatori e appassionati di vino. Non possiamo che essere soddisfatti della risposta convinta ed entusiasta del territorio che conferma la volontà condivisa di operare in filiera. Un obiettivo perseguito sempre con grande attenzione e passione dal nostro Consorzio per l’Irpinia. La manifestazione rappresenta una straordinaria occasione di confronto sulle produzioni locali, sempre più protagoniste sui mercati internazionali. Ciak Irpinia – conclude Di Marzo– non nasce per stilare classifiche dei vini prodotti dalle singole aziende, ma per approfondire la conoscenza dell’areale irpino e analizzare i cambiamenti in corso, da un punto di vista enologico, vitivinicolo ed economico”.
