
Bergamo ricorda le vittime del Covid-19: cerimonia in tre luoghi simbolici - Ilsabato.com
A cinque anni dall’emergenza sanitaria che ha scosso il mondo, Bergamo si prepara a commemorare le vittime dell’epidemia di Coronavirus. La città, nota per le sue tragiche esperienze legate al Covid-19, ospiterà nella giornata di domani una cerimonia commemorativa per la ‘Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus‘. L’evento si svolgerà in tre luoghi chiave, scegliendo il tema “La memoria e la scoperta” come filo conduttore della manifestazione. Questa celebrazione avrà lo scopo di non solo onorare i defunti, ma anche di riflettere su un periodo che ha cambiato profondamente la vita di molte persone.
Il programma della ricorrenza
La cerimonia avrà luogo in tre spazi simbolici, ognuno con una propria importanza storica e culturale. Il primo appuntamento è previsto al Cimitero Monumentale, dove si svolgerà una riflessione guidata dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi. Questo momento sarà caratterizzato da una cerimonia solenne in cui verrà data voce al dolore collettivo per le perdite subite nella comunità. La scelta del cimitero come luogo di incontro evidenzia il desiderio di ricordare e rispettare coloro che hanno perso la vita a causa del Covid-19, un gesto che tocca profondamente i cuori degli abitanti.
Successivamente, l’attenzione si sposterà a Palazzo Frizzoni, sede del Municipio. Qui, cittadini di Bergamo condivideranno le proprie esperienze attraverso testimonianze raccolte in un podcast. Questo segmento dell’evento ha l’obiettivo di dare spazio alle storie di chi ha vissuto in prima persona la pandemia, dall’angoscia delle file nei pronto soccorso all’isolamento forzato in casa. Raccogliere queste narrazioni costruisce un tessuto di memoria condivisa e contribuisce a rendere omaggio ai defunti.
Il Bosco della Memoria: un luogo di riflessione e scoperta
Il terzo momento della cerimonia si terrà nel Bosco della Memoria, situato nel Parco della Trucca. Questo spazio verde è stato progettato come un tributo alle vittime della pandemia e rappresenta un simbolo di rinascita e speranza per le nuove generazioni. Durante l’evento, le giovani generazioni saranno coinvolte in un’azione di memoria, esprimendo i loro pensieri e sentimenti attraverso discorsi e interventi istituzionali. Questo passaggio mira a costruire un legame tra il passato e il futuro, invitando i più giovani a riflettere sull’emorabile lezione di umanità e solidarietà portata dalla crisi sanitaria.
La presenza del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, sottolinea l’importanza dell’evento anche a livello nazionale. La sua partecipazione evidenzia come la pandemia abbia colpito in modo particolare le categorie più vulnerabili, richiamando l’attenzione sulle necessità di supporto e inclusione anche in tempi di crisi.
Un legame profondo con la storia
Quest’iniziativa di Bergamo rappresenta non solo un momento di lutto, ma anche un’opportunità per riflettere sul senso di comunità e resilienza. La scelta di un tema come “La memoria e la scoperta” incoraggia i cittadini a riconoscere la storia della loro città, segnata da un periodo difficile. L’atto di commemorare le vittime diventa, quindi, un atto di amore e responsabilità nei confronti del passato e delle generazioni future, incoraggiando un dialogo aperto e costruttivo su come affrontare insieme le sfide della vita.