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«Bilancio critico, ma stiamo recuperando»

Le domande di questa settimana al primo cittadino riguardano lo Stir di Pianodardine, il parco della memoria e la mancata approvazione del previsionale 2018. E la “buona notizia” è…

Il Consiglio comunale rischia una diffida prefettizia per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2018 (e del triennale 2018/2020) entro la scadenza del 31 marzo scorso mentre, parallelamente, la giunta comunale ha chiesto alla banca che funge da tesoreria comunale una ulteriore anticipazione di liquidità pari a oltre 1,5 milioni di euro (che si aggiungono ai 2,2 milioni di euro già erogati all’inizio dell’anno) per fronteggiare esigenze di cassa: quali sono state le difficoltà, previste o impreviste, che hanno causato la mancata approvazione del previsionale 2018 entro i termini di legge? E lo stato di salute delle casse comunali è divenuto ancora più critico?

La settimana scorsa la giunta comunale ha approvato lo schema di bilancio annuale 2018 e pluriennale 2018/2020. Come previsto dalle norme, è in corso l’acquisizione del parere del Revisore dei Conti e poi, nel rispetto dei termini per la messa a disposizione dei consiglieri, si procederà all’approvazione in Consiglio Comunale.

Pertanto è vero che si è determinato un lieve ritardo rispetto alla scadenza prevista, ma è pur vero che è il primo anno, dopo tanti, che tale termine non è stato ulteriormente prorogato e si registrerà l’approvazione di un bilancio comunque entro i primi giorni di maggio, come non accadeva da tempo.

La motivazione del ritardo, trattandosi di un bilancio ancora in sofferenza per le cospicue quote di disavanzo da recuperare proveniente dagli anni scorsi e per alcune difficoltà strutturali che stiamo iniziando a correggere, è che i margini di manovra sono molto ridotti per cui è stato necessario conoscere nel dettaglio alcuni dati provenienti da trasferimenti, dall’andamento del recupero del disavanzo dell’anno precedente ed altri elementi, oltre ad avere la certezza di tutte le autorizzazioni necessarie allo spostamento ed all’entrata in funzione dell’autovelox.

Le richieste di disponibilità all’anticipazione di liquidità al tesoriere sono state deliberate nel rispetto dei limiti introdotti, e poi ampliati, dalle leggi finanziarie dello stato; si tratta di acquisire il limite di disponibilità, ma non necessariamente l’effettiva erogazione dell’intero importo.

Questo vuol dire che non è utilizzato l’intero importo, e comunque lo stato complessivo delle casse non appare peggiorato, nonostante sia ancora critico, anzi ad oggi dal risultato presunto di rendiconto dell’anno 2017 è emerso un maggiore recupero di circa € 115.000,00 rispetto alla quota di recupero del disavanzo prevista per l’anno 2017, che era pari ad € 559.235,00.

Ma considerato che siamo un comune che deve ancora recuperare più di 2.000.000,00 di euro di disavanzo (visto che il disavanzo nasce da spese che si sono di fatto già concretizzate a fronte di mancate entrate), oltre ad altre difficoltà di realizzazione delle entrate previste, è naturale che tale situazione si riversi anche in problemi di cassa, a cui occorre far fronte con anticipazioni di tesoreria.

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Qual è la posizione del nostro comune che ha rappresentato in conferenza di servizi sul progetto di ampliamento dello Stir di Pianodardine?

Su questo tema abbiamo ritenuto necessario esporre con chiarezza tutta la questione, vista la sensibilità e l’interesse che suscita, convocando la conferenza stampa dei giorni scorsi proprio per dare tutti i dettagli e le informazioni necessarie, di cui credo in questo giornale ci sarà ampio resoconto.

Riepilogando brevemente, posso dire che il Comune di Atripalda ha affermato in più momenti, insieme ai movimenti e comitati ed agli altri comuni interessati, una ferma opposizione all’ipotesi di ampliamento dello STIR di Pianodardine.

Tale azione comune ha definitivamente evitato il richiesto ampliamento, facendo cambiare idea ad Irpiniambiente ed alla Regione Campania, ridimensionando l’ipotesi di progetto iniziale e rinunciando sia alla previsione di nuovi impianti di trattamento rifiuti (il compostaggio dell’umido originariamente previsto) sia di aumento delle quantità complessive di rifiuti trattati (ora pari a circa 114.000 tonnellate annue a fronte di quantità già autorizzate fino ad ora di 116.000 t/a, ed a richieste nel progetto di ampliamento originario che sfioravano le 200.000 t/a), ed escludendo anche il mero stoccaggio di rifiuti pericolosi.

Il Comune di Atripalda ha anche riaffermato la necessità di delocalizzare l’impianto STIR di Pianodardine, tenuto conto delle condizioni complessive della Valle del Sabato, questione ovviamente da affrontare nella sede competente che è, per legge, il costituendo ATO rifiuti della Provincia di Avellino che dovrà occuparsi dell’intero ciclo rifiuti provinciale, compresa tutta l’impiantistica necessaria (sotto questo aspetto è stato utile acquisire con chiarezza l’unanimità dei comuni presenti alla conferenza dei servizi di lunedì, e quindi anche del comune capoluogo e di quello rappresentato dal Presidente dell’Ato Rifiuti, ovvero Avellino e Montefredane, parere che sarà il punto di partenza delle valutazioni che si faranno in Ato rifiuti, organo che comunque rappresenta tutti i 118 comuni della Provincia).

Infine, a fronte di queste posizioni e del risultato del mancato ampliamento dello Stir, abbiamo espresso parere favorevole al residuo intervento proposto, che racchiude tutta una serie di interventi tecnologici migliorativi della funzionalità, dell’efficacia, della tutela ambientale e del monitoraggio dell’impianto. Ciò avendo considerato che, nelle more dell’auspicata individuazione di siti alternativi e realizzazione di nuovi impianti, altrove ma sempre in provincia, è evidente che non vi sono alternative a che lo STIR dovrà continuare a funzionare per il trattamento dei nostri rifiuti e, pertanto, che lo faccia con tutte le misure di filtraggio dell’aria, impermeabilizzazione del suolo, depressurizzazione degli ambienti, monitoraggio costante dei valori di riferimento della qualità dell’ambiente, ci sembra più saggio, responsabile ed a maggiore tutela di tutti.

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Dopo l’avvenuta dispersione due anni fa delle ceneri di una giovane vittima della strada, all’ingresso del parco pubblico “San Gregorio” è stata istituita di fatto un’area della “memoria”: quali sono le iniziative che l’Amministrazione intende assumere per “regolamentare” quello spazio?

Su tale punto abbiamo intanto assunto la decisione che eventuali future dispersioni di ceneri su area pubblica potranno avvenire in un’apposita area individuata nel cimitero comunale.

Stiamo raccogliendo una diffusa sensibilità a che l’area che fu utilizzata due anni fa per la dispersione delle ceneri del nostro giovane concittadino Marcello Cucciniello, e che sta diventando un luogo, soprattutto per tanti giovani, di ritrovo e riflessione in merito al ricordo ed al senso di tragedie come quelle delle vittime del strada, possa diventare un Parco della memoria delle vittime della strada.

Per il momento abbiamo raccolto tale auspicio e fatto nostro; stiamo iniziando a riflettere sulle modalità di realizzazione di tale iniziativa, che va messa in atto con la massima condivisione e partecipazione possibile, ed anche semplicità e garbo, a mio avviso.

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Qual è la “buona notizia” della settimana?

Per le buone notizie della settimana ho sempre cercato di valutare ed evidenziare di più le attività e le cose positive che vengono proposte non dall’amministrazione ma da altri, sia per dare il giusto risalto a chi magari ha meno possibilità di far conoscere le proprie attività, e per porle all’attenzione di quanti più concittadini è possibile, sia per non cadere nel paventato rischio dell’autocelebrazione.

Questa settimana, però, la buona notizia è certamente l’intervento che questa amministrazione comunale sta effettuando a Piazza Sparavigna. Intervento comunque tampone, ma necessario visto l’allungarsi dei tempi del più completo intervento regionale già previsto, e che mitigherà i disagi che si manifestano da anni nella piazza ad ogni evento piovoso.

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Redazione