Il bonus da 100 euro è una ulteriore risorsa su cui tanti lavoratori contano. Ma quanto si deve effettivamente guadagnare?
L’introduzione del bonus da 100 euro in busta paga, noto anche come trattamento integrativo, ha rappresentato un’importante misura di sostegno per i lavoratori dipendenti in un contesto economico complesso. Questo bonus, previsto dalla Legge di Bilancio 2021, ha sostituito l’ex bonus Renzi e continua a essere erogato fino al 2025, ma è soggetto a specifiche condizioni di reddito. Ma quanto si deve realmente guadagnare per ricevere questo beneficio?
Un aspetto cruciale da considerare è che il bonus 100 euro è erogato mensilmente ma può anche essere recuperato tramite la dichiarazione dei redditi. Se un lavoratore riceve il bonus ma successivamente si accorge di non averne diritto a causa di un reddito superiore ai limiti stabiliti, è tenuto a restituirlo. Pertanto, è fondamentale che i lavoratori siano ben informati sulle proprie condizioni reddituali prima di accettare il bonus in busta paga.
Chi può beneficiare del bonus?
Il bonus 100 euro è destinato ai lavoratori dipendenti e a coloro che hanno redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente. Tra i beneficiari ci sono:
- Lavoratori in cassa integrazione
- Soci lavoratori di cooperative
- Collaboratori con contratti co.co.co o a progetto
- Stagisti e tirocinanti
- Percettori di borse di studio
- Disoccupati in Naspi o Dis Coll
- Lavoratrici e lavoratori in congedo di maternità o paternità
Tuttavia, sono esclusi i lavoratori autonomi e i pensionati, insieme a quei dipendenti che risultano incapienti.
Per comprendere meglio a chi spetta questo bonus, è fondamentale analizzare i limiti di reddito stabiliti dalla normativa. Nel 2021, il bonus era riconosciuto ai lavoratori con redditi non superiori ai 40.000 euro, ma a partire dal 2025 i criteri sono cambiati. Attualmente, il trattamento integrativo è pieno per coloro che guadagnano fino a 15.000 euro all’anno. Coloro che si trovano in una fascia di reddito compresa tra 15.000 e 28.000 euro possono ricevere il bonus solo se le detrazioni spettanti superano l’imposta dovuta.
È importante notare che il bonus è visibile in busta paga con la dicitura “Trattamento integrativo L. 21/2020”.
Il termine “incapienti” si riferisce a quei lavoratori il cui reddito non è sufficiente per generare un’imposta lorda superiore alle detrazioni fiscali. Fino al 2023, questi lavoratori non avevano diritto al bonus, ma nel 2024 ci sono stati cambiamenti significativi. In particolare, il limite di reddito minimo per accedere al bonus è stato elevato da 8.174 euro a 8.500 euro. Di conseguenza, anche chi guadagna tra questi due valori può beneficiare del bonus, a patto che l’imposta lorda sia superiore alle detrazioni.
In sintesi, per avere diritto al bonus 100 euro in busta paga, il lavoratore deve guadagnare più di 8.174 euro l’anno e fino a 15.000 euro. Inoltre, per redditi superiori a 15.000 euro e fino a 28.000 euro, il bonus è erogato solo se le detrazioni fiscali superano l’imposta dovuta.