Il processo riprenderà ad aprile 2019 con le deposizioni dei consulenti tecnici d’ufficio. Dopo il proscioglimento del quinto indagato si attende il pronunciamento del Comune
Dopo aver ascoltato nella prima udienza del 26 maggio scorso l’ex sindaco Paolo Spagnuolo ed i capiufficio Reppucci e De Giuseppe, questa mattina dovevano essere sentiti i due consulenti della Procura, Colimoro e Febbraio, con lo scopo di ricostruire il meccanismo fraudolento che attraverso l’alterazione di alcune voci stipendiali ha fatto sì che dalle casse comunali venissero sottratti oltre 240mila euro fra il 2006 ed il febbraio 2015.
Tutti gli imputati, nel frattempo sono stati già licenziati dalla Commissione disciplinare comunale mentre è ancora aperto il procedimento nei confronti dell’ultimo indagato in ordine di tempo, destinato, tuttavia, quasi certamente a chiudersi senza conseguenze dal momento che la commissione disciplinare ha già attestato di non essere in possesso di elementi sufficienti ad irrogare l’eventuale sanzione. A.M., difeso dagli avvocati Gerardo “Chicco” De Vinco e Sabino Rotondi, infatti, è stato prosciolto la scorsa settimana per prescrizione dei reati anche se gli originali sia delle buste paga che delle trattenute, non contenendo le alterazioni riscontrate nelle copie, evidentemente contraffatte, depositate al Comune, attesterebbero l’assoluta estraneità del custode del cimitero al meccanismo fraudolento.