
Campagna "Più": avanzare nella cura del tumore metastatico del colon retto - Ilsabato.com
La lotta contro il tumore metastatico del colon retto è una battaglia che coinvolge non solo il trattamento medico, ma anche un approccio olistico e personalizzato. La campagna “Più – Più cura. Più tempo. Più vita” nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare l’esperienza di vita dei pazienti affetti da questa malattia. Promossa da Takeda Italia e sostenuta da diverse associazioni e istituzioni, la campagna si prefigge di integrare competenze multidisciplinari con l’obiettivo di fornire risposte efficaci e personalizzate.
La situazione attuale del tumore del colon retto
Secondo dati forniti dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, il tumore del colon retto si colloca come la terza neoplasia più diffusa a livello globale. Nel 2022, sono stati registrati oltre 1,9 milioni di nuovi casi e circa 900.000 decessi. In Europa, il Crc si è confermato come la seconda neoplasia più comune, con 538.000 nuovi casi e 248.000 vittime. In Italia, sono state stimate circa 48.706 nuove diagnosi nel 2024 e attualmente si contano 442.600 persone in vita dopo aver ricevuto una diagnosi di tumore del colon retto.
Nonostante il miglioramento della sopravvivenza negli anni, grazie a screening preventivi e avanzamenti nella chirurgia e nelle terapie, si osservano nuove tendenze allarmanti. Negli ultimi anni, c’è un aumento di diagnosi tra i giovani adulti, in particolare nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 45 anni. Questo fenomeno, conosciuto come tumori ad insorgenza precoce, solleva interrogativi riguardo a fattori di rischio e la necessità di una maggiore attenzione nella prevenzione e nello screening.
L’importanza del continuum of care
La campagna “Più” si fonda sul concetto di “continuum of care“, ovvero la continuità delle cure durante il percorso terapeutico del paziente. Gianluca Masi, Direttore della Uo Oncologia Medica 2, Aou Pisana, evidenzia come questo approccio rappresenti una strategia fondamentale per migliorare la gestione del carcinoma metastatico del colon retto. Quando il tumore ha già diffuso metastasi, curarlo diventa complesso. Pertanto, il continuum of care include l’uso sequenziale di terapie personalizzate, in modo che un paziente possa seguire un percorso terapeutico mirato, che prevede opzioni come la terapia di mantenimento o terapie successive.
La personalizzazione del trattamento, basata su caratteristiche cliniche e biologiche, è essenziale per ottenere risultati migliori. Accanto alle terapie farmacologiche, è fondamentale anche il supporto psicologico per affrontare la malattia. L’obiettivo principale rimane quello di cronicizzare la patologia, permettendo ai pazienti di mantenere una buona qualità di vita nonostante le sfide legate alla malattia.
Iniziative a sostegno dei pazienti
Il fulcro della campagna è il Patient Council, composto da associazioni di pazienti, società scientifiche e leader di opinione. Questo consiglio ha elaborato un position paper per identificare le necessità concrete necessarie a migliorare l’esperienza di cura. Il documento affronta tre tematiche principali: la necessità di una continuità assistenziale che integri diverse specialità, la sensibilizzazione riguardo al benessere e alla qualità della vita, e la partecipazione attiva delle associazioni di pazienti.
All’interno del sistema di screening attuale, che offre controlli gratuiti per la popolazione di età compresa tra i 50 e i 69 anni, si evidenzia l’efficacia della diagnosi precoce. Tiziana Pia Latiano, oncologa e consigliere nazionale Aiom, sottolinea come il screening riesca a identificare lesioni precancerose e adenomi, diminuendo la mortalità per tumore del colon retto del 20-30%. L’importanza di una diagnosi tempestiva è fondamentale per migliorare le prospettive di vita dei pazienti.
Il cortometraggio “Un’esperienza in più”
Un aspetto innovativo della campagna è rappresentato dal cortometraggio intitolato “Un’esperienza in più“, diretto da Alessandro Guida. Composto da tre episodi, il filmato esplora l’esperienza esistenziale dei pazienti attraverso le storie di personaggi come Guido, Gianna e Ivo. La narrazione mette in risalto l’importanza del tempo e considera la cura non solo dal punto di vista medico, ma anche in relazione agli aspetti emotivi, sociali e di qualità della vita.
Il messaggio centrale della campagna è che prendersi cura di un paziente significa considerare la persona nella sua interezza. Silvia Ficorilli, Head of Patient Advocacy & Communications – Oncology Division di Takeda Italia, sottolinea come questa iniziativa miri a migliorare l’esperienza di cura, spostando l’attenzione dalla malattia ai bisogni e alle sfide quotidiane dei pazienti.
Grazie a questi sforzi, la campagna “Più” aspira a creare consapevolezza, educare la popolazione e contribuire a un cambiamento reale nella vita di chi vive con questa malattia, permettendo loro di vivere il tempo a disposizione in modo più significativo e soddisfacente.