Una troupe del programma “Pomeriggio 5” di Barbara D’Urso ha provato ad intervistare i genitori atripaldesi di una delle due bimbe. Lo zio acquisito Andrea De Vinco ai microfoni conferma: «Fatto increscioso, i genitori sono moralmente provati»
Il caso dello scambio di neonate avvenuto nella clinica “Malzoni” finisce su Canale 5. Una troupe del programma “Pomeriggio 5” condotto da Barbara D’Urso è stata questa mattina in città per realizzare un servizio da trasmettere oggi pomeriggio nel corso della diretta televisiva che andrà in onda alle ore 17:00 dalla clinica avellinese.
La giornalista inviata da Mediaset, Cristina Battista, insieme a due operatori, ha provato ad intervistare sia il papà che la mamma atripaldese di una delle due bimbe (l’altra è di Roccaraionola) scambiate per errore, ma entrambi meravigliati per il clamore che la vicenda sta suscitando si sono sottratti alle domande della giornalista milanese, raggiunta da Ottavio Giordano di Telenostra-Prima Tivvù, perché ancora frastornati e scioccati da quanto accaduto. L’inviata di Barbara D’Urso, invece, è riuscita ad intercettare per strada lo zio acquisito della mamma, l’avv. Andrea De Vinco, il quale non ha potuto che confermare l’episodio senza però rivelare altri particolari: «E’ un fatto ovviamente increscioso, che ha scosso notevolmente i genitori. Non mi faccia aggiungere altro».
In ogni caso, secondo l’ultima ricostruzione, sembrerebbe confermato – come riportato dal comunicato stampa della “Malzoni” – che le due donne sono state dimesse ieri mattina con le figlie legittime e, quindi, che l’incredibile errore è stato scoperto in clinica e non a casa, venuto alla luce, però, la sera prima delle dimissioni, dopo due giorni che le bimbe, nate lunedì scorso, hanno trascorso le prime ore di vita fra le braccia di mamme diverse, allattate da mamme diverse.
La clamorosa scoperta sarebbe avvenuta quando una delle due donne, cambiando il vestitino quella che riteneva fosse sua figlia, si è accorta che il numero identificativo riportato sul braccialetto non corrispondeva a quello che indossava lei ed ha avvertito la caposala. A quel punto sono stati effettuati i necessari controlli, è stata avvertita anche la Polizia e convocato il personale medico e infermieristico che ha eseguito i parti insieme alle addette al nido. Sembra che l’errore sia stato determinato dallo scambio del vestitino. Una delle infermiere, cioè, avrebbe fatto confusione tra le tutine provocando di conseguenza lo scambio delle bimbe quando sono state affidate alle mamme.
In queste ore gli avvocati delle parti in causa sono al lavoro per valutare eventuali azioni giudiziarie. A quanto pare, la famiglia di Roccarainola avrebbe già presentato una denuncia alla Polizia allo scopo, probabilmente, di arrivare a chiedere i danni psicologici alla proprietà della clinica. Al momento, invece, non sembrerebbe emerso nulla di penalmente rilevante.