
Casa Santa Marta: il ritorno di Papa Francesco dopo le dimissioni dall'ospedale - Ilsabato.com
Casa Santa Marta, situata a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, è pronta a riaccogliere Papa Francesco, che ritorna nel suo alloggio dopo un lungo ricovero in ospedale. Questa residenza è stata scelta dal pontefice sin dal suo insediamento nel 2013, in alternativa all’appartamento papale tradizionale. La decisione di Papa Francesco di stabilirsi a Casa Santa Marta non riguarda solo un cambio di residenza, ma riflette il suo approccio alla vita papale, improntato alla semplicità e alla vicinanza con le persone.
Casa Santa Marta e il suo significato per Papa Francesco
Casa Santa Marta non è solo un luogo di soggiorno per il Papa, ma rappresenta un simbolo di apertura e accessibilità. Situato sul lato sinistro della Basilica Vaticana, il palazzo di cinque piani ospita circa cento camere, un’area ristorativa, una cappella e diverse sale. La struttura, concepita originariamente per accogliere i cardinali in occasione del Conclave, è diventata nel tempo un punto di riferimento per dialoghi, udienze e incontri.
Nei suoi primi anni di pontificato, Papa Francesco ha trasformato Casa Santa Marta in un luogo di incontro che ha facilitato il contatto diretto con varie persone, dal clero ai laici. Le udienze che si svolgevano tra le mura di questa residenza dava al Papa la possibilità di ascoltare le storie e le necessità di chi entrava. La camera del Papa è semplice e funzionale, mantenendo un’atmosfera informale e accogliente, lontana dalla royalità tradizionale associata al papato.
Il ritorno dalle dimissioni e le condizioni di salute di Papa Francesco
Dopo un soggiorno di 38 giorni in ospedale, dovuto a complicazioni sanitarie, Papa Francesco è tornato a Casa Santa Marta per continuare con la sua terapia. Il suo medico personale, Luigi Carbone, ha rassicurato i giornalisti riguardo alla situazione medica del pontefice. Francesco richiederà un supporto ausiliario per la respirazione e seguirà rigorosamente un programma di fisioterapia. Le visite saranno limitate per garantire il miglior recupero possibile.
Carbone ha specificato che le strutture sanitarie di Casa Santa Marta non verranno trasformate in un “nuovo” ospedale per il Papa. In caso di necessità, sarà disponibile il servizio sanitario attivo h24 della Città del Vaticano. Questo approccio al recupero riflette quella tensione verso la vita quotidiana che contraddistingue Francesco, il quale ha sempre dimostrato di voler mantenere uno stile di vita il più “normale” possibile.
Un passato ricco di storia per Casa Santa Marta
La storia di Casa Santa Marta è segnata da eventi significativi e trasformazioni. Per secoli, il palazzo ha servito come rifugio per i più poveri e successivamente è stata una residenza per i padri Trinitari scalzi. La ristrutturazione della struttura ha avuto luogo tra il 1992 e il 1996, insieme alla realizzazione della cappella progettata dall’architetto americano Louis Astorino, dedicata allo Spirito Santo.
Il nome “Casa Santa Marta” deriva dalla chiesa di Santa Marta, vicino al piccolo ospedale fondato durante il pontificato di Paolo III nel 1538. La volontà di offrire riparo ai diseredati si riflette ancor oggi nel senso di accoglienza che permea la vita all’interno di questa residenza papale. Le scelte architettoniche e operative di Papa Francesco hanno mantenuto vive queste radici storiche, rendendo Casa Santa Marta un simbolo di cura e di umanità.
In questo contesto di continua evoluzione, il ritorno di Papa Francesco rappresenta un momento di rilevanza non solo per lui, ma per l’intera comunità cattolica e per tutti coloro che seguono con interesse la sua figura e le sue scelte. Casa Santa Marta continua a essere un centro di vita e di spiritualità, incarnando la missione del Papa di essere vicino ai fedeli e al mondo intero.