Cento famiglie di via Appia provano a dire no all’ampliamento della “Santa Rita”


La casa di cura vorrebbe ingrandirsi utilizzando una procedura eccezionale in deroga all’attuale piano regolatore. L’iter è già partito in quarta e l’Amministrazione, non senza imbarazzi, sembra favorevole

ingresso s.rita

Pensavano che fra pochi mesi il loro incubo peggiore sarebbe svanito. Ed invece no, perché se è vero (forse) che tra poco un problema di risolverà, è anche vero che un altro sta per arrivare, e bello grosso, anzi alto, alto almeno cinque piani. Parliamo dell’ampliamento della clinica Santa Rita di via Appia che un centinaio di famiglie residenti nei condomini San Paolo e Aufiero di via Vitale e via Appia stanno cercando di ostacolare dopo aver per cinque anni lottato per allontanare il mercato settimanale da parco delle acacie. Insomma, se fra un po’ dalle loro finestre probabilmente non vedranno più ambulanti e bancarelle, temono che fra qualche anno non vedranno proprio più niente. La loro visuale, cioè, sarà oscurata dall’ampliamento della casa di cura privata che l’Amministrazione comunale si accingerebbe ad autorizzare attraverso una particolare procedura urbanistica in deroga all’attuale piano regolatore con la dichiarazione di pubblica utilità che il Consiglio comunale sarà chiamato a deliberare (fra l’imbarazzo di chi, come la consigliera Gianna Parziale, alla casa di cura ci lavora). Un po’ come è accaduto al palazzo Lombardi – De Mattia in piazza Umberto I, la cui parziale demolizione e ricostruzione è stata bloccata da fatti intervenuti successivamente, ma che – seppure fra tante polemiche – aveva avuto il via libera dal parlamentino.

L’iter amministrativo è partito circa due mesi e mezzo fa, quando, a distanza di appena sette giorni dalla richiesta di permesso a costruire (ma chi ha detto che l’UTC è oberato di lavoro?) presentata il 10 giugno da Walter Taccone, rappresentante legale della casa di cura privata “Santa Rita”, il 18 giugno il responsabile del settore Urbanistica Raffele Nevola ha comunicato agli amministratori del due condomini (San Paolo e Aufiero) confinanti coi lotti dell’intervento l’avvio del procedimento finalizzato al permesso di costruire in deroga per “la realizzazione di un nuovo plesso ospedaliero (?) in ampliamento all’esistente”. Entrambi i condomini, rappresentati dall’amministratrice Antonella Linares, hanno diffidato l’amministrazione comunale dal procedere ritenendo, dopo aver visionato gli atti, che non vi siano le condizioni per l’applicabilità del permesso a costruire in deroga al Piano regolatore.

(articolo scritto per il quindicinale Abellinum)