Nell’appartamento i carabinieri hanno rinvenuto cinque piante di marijuana ed involucri contenenti stupefacenti
Denunciati due fratelli di Atripalda per coltivazione e produzione di stupefacenti. Continua l’azione preventiva e repressiva allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti condotta dai Carabinieri della Compagnia di Avellino, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità. In tale contesto un’altra attività è stata condotta nel capoluogo irpino dove i carabinieri della Sezione Radiomobile, unitamente ai colleghi della Stazione di Atripalda, hanno eseguito svariate perquisizioni e denunciato in stato di libertà due fratelli, entrambi studenti, ritenuti responsabili di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Nello specifico, durante un servizio svolto in orario notturno, i carabinieri hanno fermato un giovane alla guida di un’auto.
L’anomalo atteggiamento manifestato ha indotto gli operanti ad approfondire l’accertamento e, all’esito della perquisizione personale e veicolare, è stata rinvenuta una modica quantità di marijuana. Ritenendolo un possibile obiettivo d’interesse alla lotta alla droga, i carabinieri hanno deciso quindi di effettuare una perquisizione anche alla sua abitazione, dove sono stati rinvenuti alcuni involucri contenenti analoga sostanza stupefacente, cinque piante dell’inconfondibile vegetale coltivate nel giardino dell’abitazione ed altre in fase di essiccazione all’interno della stessa, tutte recanti infiorescenze già idonee alla produzione di marijuana. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, unitamente a semi di canapa indica, fertilizzanti ed altro materiale utile per la coltivazione ed il confezionamento della droga, nonché una serra artigianale presente nel garage, dotata di lampada irradiante una luce che stimola il ciclo vegetativo delle piante, frequentemente utilizzata per le coltivazioni di cannabis in ambienti chiusi. A carico del giovane è quindi scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino. Per lo stesso reato è stato denunciato alla medesima Autorità Giudiziaria anche il fratello convivente, in considerazione delle responsabilità emerse a suo carico nel corso dell’attività.