I conti correnti tassati possono diventare un salasso per le famiglie: ecco come evitare batoste e risparmiare davvero nel 2025.
Il conto corrente è la soluzione più comune che le famiglie utilizzano per depositare i propri guadagni ed evitare di accumulare contante in casa. Sapere, però, come gestire il conto corrente è fondamentale per evitare spese inutili che possono gravare sul bilancio della famiglia. Le spese e le imposte, infatti, cambiano in base al tipo di conto corrente e, soprattutto, in base alla quantità di denaro depositata.
Sapere quali tasse è obbligatorio pagare e quali, invece, si possono evitare non superando una soglia di accumulo di denaro è fondamentale per evitare batoste e brutte sorprese.
Conti correnti tassati: ecco cosa bisogna pagare
Tra le tasse attive su tutti i conti correnti e che è obbligatorio pagare c’è il bollo. Attualmente, si paga 34,20 euro per le persone fisiche se la giacenza media supera i 5.000€; 100,00 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche mentre se il conto è cointestato, l’imposta di bollo resta unica e ammonta a 34,20€. L’imposta di bollo va pagata anche dai titolari di conto corrente postale e libretti di risparmio.
Chi ha un conto bancario deve pagare anche la ritenuta sugli interessi attivi pari al 26% dell’importo lordo a titolo di ritenuta. L’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero), dl valore di 34,20€ all’anno, invece, è una tassazione che si applica sui conti bancari che si trovano all’estero.
Si tratta di spese che possono gravare sul bilancio familiare alla fine dell’anno. Tuttavia, ci sono delle accortezze da attuare per risparmiare. Per evitare, ad esempio di pagare l’imposta di bollo sul conto corrente è necessario non superare la soglia dei 5mila euro di giacenza sul conto. Se è impossibile farlo, l’opzione è aprire più conti correnti in modo da poter dividere le quote da depositare ed evitare così il pagamento del bollo.
Per non pagare tasse, inoltre, si possono valutare delle alternative di investimento che possono permettere anche di incrementare i guadagni. Le ipotesi più accreditate, in tal senso, sono l’investimento in azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, beni immobili e beni rifugio.
Prima di valutare, tuttavia, le varie ipotesi di investimento, è necessario informarsi dal proprio consulente e valutare bene quale sia l’opzione migliore in base alle proprie disponibilità. In generale, è importante sapere che investire in azioni comporta un rischio maggiore rispetto all’investimento in obbligazioni.