Corteo di protesta a Milano per Davide "Dax" Cesare: tensioni e scontri con la polizia - Ilsabato.com
Un importante corteo si è svolto oggi a Milano, con quasi mille partecipanti in strada per onorare la memoria di Davide “Dax” Cesare, militante del centro sociale di via Gola, brutalmente ucciso in un agguato nel 2003. La manifestazione ha avuto inizio in piazza XXIV Maggio e ha visto la partecipazione di gruppi che sostengono la causa palestinese e si oppongono al disegno di legge 1660. L’evento, che ha attirato l’attenzione per le sue modalità di svolgimento, ha preso una piega decisamente violenta, con diverse azioni di vandalismo lungo il percorso.
L’atmosfera del corteo è stata segnata da tensione e provvedimenti di provocazione. Sin dai primissimi istanti, i manifestanti hanno indossato giubbotti neri e coperto i volti, creando un clima di rivendicazione e contestazione. La folla si è mossa dopo aver effettuato un’azione di boicottaggio contro un vicino punto vendita McDonald’s, segnale di un forte desiderio di reclamare diritti e contestare l’establishment del fast food.
All’altezza di via Coni Zugna, il clima è rapidamente degenerato. Alcuni partecipanti hanno lanciato bombe carta, mentre altri, distaccandosi dalla massa, hanno provveduto a oscurare le telecamere di sorveglianza. Queste azioni sembrano riflettere un desiderio di schermare la propria identità nel contesto di un’opposizione che ha radici storiche e politiche. Il gruppo, quindi, ha continuato il suo percorso tra gesti disobbedienti e provocatori.
Il punto culminante della manifestazione è arrivato quando i manifestanti hanno imbrattato la filiale di Intesa San Paolo. Questo gesto è stato seguito da un attacco coordinato contro un supermercato Carrefour, dove oggetti sono stati lanciati e l’insegna è stata vandalizzata. Un attivista ha rovesciato un bidone dell’immondizia, utilizzandolo come strumento per infrangere le vetrate della vicina filiale di Unicredit.
Le azioni di vandalismo non si sono fermate qui; un cartello stradale è stato strappato e impiegato come ariete per sfondare le porte dell’istituto bancario. Per concludere l’operazione, i manifestanti hanno lanciato petardi all’interno dell’agenzia bancaria, creando una situazione di alta tensione. La violenza ha assunto dimensioni significative, causando preoccupazione tra i cittadini e le forze dell’ordine.
L’intervento delle forze dell’ordine è stato rapido, con agenti in tenuta antisommossa schierati prontamente per affrontare la situazione. Tuttavia, la reazione dei manifestanti è stata altrettanto decisa, con sassi e bottiglie lanciati in direzione degli agenti. Le forze della polizia hanno mantenuto la formazione per cercare di contenere i lanci di oggetti, monitorando attentamente gli sviluppi del corteo.
Concludendo il percorso, i manifestanti si sono diretti verso l’università Iulm, ma gli scontri e la tensione rimanevano palpabili nella zona. Le dinamiche di protesta, ben lontane dallo spirito commemorativo iniziale, pongono interrogativi importanti su come venga vissuta la memoria di Davide “Dax” Cesare e su quali strategie di protesta siano adottate dalla comunità dei centri sociali. Milano ha visto quindi un evento che, sebbene pensato per rendere omaggio a un simbolo di ribellione e lotta, ha portato con sé un carico di violenza e disordini.