
Cresce l'affetto per il Papa: Poste Italiane registra un aumento di corrispondenza durante la degenza - Ilsabato.com
In un momento di preoccupazione per la salute di Papa Francesco, il numero di lettere e messaggi che giungono dedicati a lui ha avuto un significativo incremento. I dati forniti da Poste Italiane rivelano che, dal ricovero del Pontefice presso il Policlinico Gemelli, è stato registrato un aumento di circa 150 chilogrammi di corrispondenza in più al giorno. Questo fenomeno, in corso per tutto il primo mese di degenza, dimostra l’affetto e il supporto della comunità internazionale nei confronti del Santo Padre.
L’importanza del flusso postale verso il Vaticano
La gestione della corrispondenza indirizzata al Vaticano è un compito di vitale importanza per Poste Italiane. Ogni giorno, un impressionante volume di circa 2 milioni di oggetti postali di piccolo formato viene smistato e gestito nel centro di smistamento di Fiumicino. Questo include non solo lettere, ma anche pacchi voluminosi e messaggi di vario tipo, con un totale che tocca i 15.000 chilogrammi di posta volumetrica e circa 250.000 pezzi ricevuti ogni giorno. La struttura ha dimostrato di essere ben attrezzata per affrontare queste operazioni, essenziali per il funzionamento della Santa Sede e la comunicazione del Papa con il mondo.
Il responsabile del centro di smistamento, Antonello Chidichimo, ha evidenziato come il flusso di corrispondenza sia sottoposto a rigorosi controlli di sicurezza appena arriva nel centro. Successivamente, il materiale postale viene smistato e preparato per la distribuzione, assicurando che ogni lettera e pacco arrivi al suo destinatario finale senza impedimenti. Le effettive operazioni di pesatura e registrazione avvengono grazie a macchinari all’avanguardia, che impreziosiscono ulteriormente il processo di smistamento e garantiscono la tracciabilità della corrispondenza.
Un messaggio di affetto dal mondo
La tappa successiva del percorso postale avviene presso il Centro di Distribuzione di Roma Belsito, che ha la responsabilità di gestire la corrispondenza proveniente da diverse fonti, tra cui il Policlinico Gemelli. Qui, la corrispondenza per Papa Francesco è oggetto di un’attenta organizzazione, poiché vengono utilizzate cassette dedicate ai “grandi clienti”, tra cui spicca l’ospedale che attualmente ospita il Pontefice. Una simile segmentazione permette di ottimizzare le tempistiche di consegna e garantire che le lettere indirizzate al Papa raggiungano rapidamente le mani giuste.
Andrea Di Tommaso, responsabile del Centro di Distribuzione di Roma Belsito, ha descritto l’intensità del flusso di messaggi e lettere che giungono al Papa in questo periodo. “Arrivano centinaia di lettere a settimana. È sempre emozionante vedere missive da ogni angolo del pianeta destinate al Santo Padre. In questo momento così delicato, ciò rappresenta un forte segnale di affetto e partecipazione da parte della comunità internazionale,” ha dichiarato. Le lettere, infatti, non solo comunicano il supporto, ma simboleggiano una rete di speranza e solidarietà costruita attorno alla figura di Francesco.
La risposta della comunità
Quest’analisi del flusso di corrispondenza verso Papa Francesco mette in evidenza quanto possa essere forte il legame tra il Pontefice e i fedeli di tutto il mondo durante i momenti più difficili. Le lettere ricevute riflettono pensieri, preghiere e auguri da persone che non solo sperano in un rapido recupero del Papa, ma che si sentono parte di una comunità globale unita. Questi gesti quotidiani sono, in un certo senso, una manifestazione tangibile dell’affetto che la comunità cattolica e non solo nutre nei confronti della figura papale.
In un tempo nel quale i legami umani sembrano fragili, la corrispondenza inviata a Papa Francesco testimonia la resilienza del sentimento umano. Letture delle lettere consegnate raccontano delle esperienze e delle storie incoraggianti, nonché delle preghiere per la salute del Santo Padre. In questo periodo delicato, il supporto che raggiunge il Pontefice è un promemoria della speranza e della comunità che circonda il Vaticano, dimostrando come le parole possano costruire ponti e unire le persone, anche in circostanze avverse.