Seconda staffetta dell’anno tra l’ora Solare e l’ora Legale, e si corre a spostare le lancette
E’ arrivato anche in Italia il momento di cambiare l’orario e il nostro consiglio è quello di farlo la notte per evitare quel senso fastidioso di spaesamento il mattino seguente. In quest’era digitale, a confortare gli ansiosi, c’è la conferma che, la stragrande maggioranza degli apparecchi elettronici regola automaticamente il cambio d’ora. Alle tre della notte, tra sabato 24 e domenica 25 ottobre, si sposteranno indietro di un’ora le lancette degli orologi e noi italiani potremo godere di quei 60 minuti di sonno in più che marzo scorso ci aveva rubato.
L’ora Solare vincerà la staffetta contro l’ora Legale e vedremo calare prima il buio. Ma quando è nata e cosa è l’ora Legale? Risale ad un’idea del 1784 di Benjamin Franklin (inventore del parafulmine), che voleva introdurre un cambio d’ora per poter risparmiare energia, ma a quel tempo era un tema di poca importanza e la sua intuizione non ebbe riscontri. Nel 1907 l’idea venne riproposta da William Willet e nel 1916 ci fu per poco e solo nel più vicino a noi 1966 anno della crisi energetica, ci fu la sua introduzione definitiva. Oggi l’ora Legale scatta contemporaneamente in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Il gesto del ‘cambio orario’ è ormai meccanico e lo facciamo due volte all’anno (l’ultima domenica di marzo e l’ultima domenica di ottobre), ma non tutti sanno che si tratta di una convenzione, che permette il risparmio della luce elettrica a favore della luce solare per molti mesi. Infatti, in soli 6 anni nel nostro Paese, sono stati risparmiati 6 miliardi di Kilowatt\h con un guadagno pari a quasi 900 milioni di euro.
Cambiare l’ora non è solo sinonimo di nuova stagione, ma influisce anche sulle funzioni biologiche. Una curiosità: in Russia nel 2011 l’ora Legale è stata abolita per volontà di Dmistij Medvedev con la motivazione che tale cambio in inverno comportasse troppo stress.
Non pensate di essere strani se vi sentite più stanchi del solito, siete inappetenti, annoiati o, magari, avete come l’impressione di aver fatto un lungo viaggio in aereo. Si tratta della sindrome del ‘jet lag’ che si verifica quando l’orologio biologico del corpo perde la sincronia con l’orario e il ciclo luce\buio sui quali è regolato. Ci vogliono da poche ore a 6 giorni per abituarsi.
E ora ditemi: siete così sicuri di essere pronti a spostare le lancette?