Intervento della consigliera delegata al verde pubblico a conclusione dell’intervento di sfoltitura degli alberi secolari
Conclusa la potatura dei platani mi preme, in qualità di delegata al verde, dare delle spiegazioni per soddisfare le varie perplessità che i cittadini hanno avuto in merito a tale lavoro.
Così come suggerito anche in passato dal comitato di quartiere “Appia”, questa amministrazione ha scelto innanzitutto la salute degli alberi realizzando una potatura più leggera , evitando tagli orizzontali e capitozzature, in modo da alleggerire la chioma e dare una forma ed un indirizzo più naturale all’albero.
Circa la correttezza dell’intervento possiamo senza ombra di dubbio affermare che la capitozzatura, che è stata realizzata in passato, è una tecnica di taglio molto veloce ma che può rivelarsi addirittura dannosa per l’albero poiché compromette la ripresa vegetativa dello stesso indebolendolo.
Gli interventi si sono ridotti a quelli strettamente necessari secondo quanto prescritto dall’UDO – Ufficio Centrale Fitosanitario della Regione Campania in merito alla lotta obbligatoria contro il cancro colorato del platano; lo stesso Ufficio Regionale non ha consentito la potatura dei platani in P.zza Papa Giovanni XXIII (già Via Circumvallazione) a causa di un albero malato sito nel comune di Manocalzati che dovrà invece essere abbattuto prima di ogni intervento di potatura nell’area.
Va ribadito comunque, che tale tipo di potatura è propedeutica per un ulteriore intervento da valutare in base alla reazione delle piante.
Questa potatura, che al momento puo’ sembrare troppo leggera, porterà ad uno sviluppo più contenuto dell’albero e nel tempo si avranno interventi sempre più ridotti e con intervalli più lunghi, abbassando i costi di manutenzione.
Naturalmente ogni albero è stato potato considerandolo nel suo complesso (rami secchi o pericolanti, distanza dai fabbricati, danni creati dalla precedente potatura etc.) e pertanto il lavoro ha richiesto necessariamente più tempo. Sempre, e nel più totale rispetto della natura, sono stati conservati i nidi di uccelli ove presenti .
I tempi si sono allungati ulteriormente a causa delle condizioni metereologiche avverse di questo periodo che più volte ci hanno costretto a sospendere i lavori, anche nell’arco della stessa giornata.
La potatura, infatti, non si può effettuare né con temperature troppo basse, né con la pioggia o vento che compromette la sicurezza degli operatori; inoltre i giorni previsti in ogni singola ordinanza di chiusura della strada non erano correlati necessariamente alla fine dei lavori, ma semplicemente all’effettiva area interessata all’attività.
Abbiamo nel contempo cercato, per quanto possibile, di agevolare le attività commerciali, i mezzi pubblici e le scuole sospendendo nel periodo pasquale, lavorando di domenica ed in alcuni tratti solo in alcune ore della giornata: questi i motivi che hanno determinato un andamento del cantiere non consecutivo.
Sono consapevole dei disagi che sicuramente hanno avuto abitanti ed esercenti, ma va sottolineato che spesso il cantiere ha dovuto subire ulteriori rallentamenti per condotte indisciplinate di automobilisti , tanto che spesso si sono dovuti cominciare i lavori la mattina in ritardo a causa di veicoli lasciati in sosta e cartelli di divieto divelti.
La potatura è stata attentamente seguita dal dott. Giuseppe Quatrano, noto agronomo atripaldese, abitante di Via Appia, che incaricato dal comune di Atripalda nel 2010 aveva redatto un’indagine preliminare circa lo stato di diverse piante arboree e lo stesso aveva già sottolineato la situazione delicata di p.zza Papa Giovanni XXIII . A titolo completamente gratuito e per il solo amore che porta verso le piante , ha dato il suo contributo; sento pertanto il bisogno di ringraziarlo personalmente ed a nome di tutta l’amministrazione.
Posso quindi concludere che con grande attenzione si è svolto un lavoro diverso che sono sicura verrà apprezzato nel tempo; si è pensato di iniziare a riqualificare un quartiere della nostra città partendo da ciò che è il suo vanto ed il suo polmone verde: i suoi platani!
Anna De Venezia