Un 50enne รจ trattenuto nelle camere di sicurezza della stazione dei militi di Atripalda
Proseguono senza sosta i servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino che ogni giorno vedono impiegati i militari dellโArma in un capillare controllo del territorio teso a garantire senso di sicurezza e rispetto della legalitร .
A finire nella rete del dispositivo preventivo messo in campo dallโArma irpina un 50enne di Atripalda, giร detenuto agli arresti domiciliari, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: lo stesso un paio di settimane fa era stato tratto in arresto dai Carabinieri della Stazione di Atripalda che di notte, a seguito di una richiesta di intervento da parte di alcune persone insospettite da un insolito movimento nei pressi della sua abitazione, lo sorprendevano in possesso di sostanze stupefacenti.
Nonostante la pena inflitta, lโuomo ha continuato nella sua illegale attivitร . Infatti, nella serata di ieri, a seguito di una corposa attivitร info-investigativa, valutati gli indizi raccolti, i Carabinieri decidevano che era giunto il momento di intervenire. Allโesito della perquisizione rinvenivano otto dosi di cocaina che lo stesso aveva nella tasca del pantalone. Unโaltra dose della medesima sostanza stupefacente, unitamente ad una bustina di cellophane contenente marijuana, veniva rinvenuta su di un pensile del salone. Infine, tre dosi di cocaina sono state trovate – benchรฉ abilmente celate – anche sotto al lavello della cucina, tenute con del nastro adesivo.
Oltre alla droga venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro un bilancino di precisione, un grinder nonchรฉ una consistente somma di denaro, probabile provento dellโillecita attivitร di spaccio.
Il 50enne, le cui responsabilitร venivano definitivamente sancite dalle analisi tossicologiche eseguite dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del limitrofo Comando Provinciale di Salerno, veniva cosรฌ dichiarato in arresto e, dopo le formalitร di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo, trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione di Atripalda, in attesa di comparire dinanzi al Tribunale per essere giudicato con la formula del rito direttissimo.