Il Tar ha accolto l’eccezione sulla carenza di interesse sollevata dalla difesa. L’ex sindaco commenta amaro: «Restano inalterati i forti dubbi sulla regolarità sostanziale dello scrutinio in alcune sezioni»
Il Tar di Salerno ha dichiarato inammissibile il ricorso elettorale presentato dall’ex sindaco Paolo Spagnuolo e dai consiglieri di minoranza Landi, Mazzariello, Picariello e Scioscia per l’annullamento parziale delle ultime elezioni comunali. Il collegio giudicante, compensando le spese di lite, ha accolto l’eccezione sollevata dai legali del sindaco Giuseppe Spagnuolo e dei consiglieri di maggioranza sulla carenza di interesse da parte dei ricorrenti in quanto tutti eletti perché «A seguito di un eventuale accoglimento – si legge nella sentenza – i ricorrenti si troverebbero a perdere lo status giuridico di consigliere e quindi nell’impossibilità di perseguire un risultato pratico favorevole». In altre parole, sarebbe bastato che il ricorso fosse stato presentato da un consigliere non eletto o da un semplice cittadino per non incorrere nell’eccezione di inammissibilità. Da ciò che trapela sembrerebbe che l’ex primo cittadino sarebbe intenzionato a rivolgersi al Consiglio di Stato mentre nella maggioranza si brinda allo scampato pericolo.
Ecco il commento appena postato su facebook dall’ex sindaco: «Terminata la prima fase del ricorso elettorale. Come per il 99% dei casi, essa si è conclusa senza entrare nel merito, per cui restano inalterati i forti dubbi sulla regolarità sostanziale dello scrutinio in alcune sezioni. Per me, da modesto avvocato, restano altrettanti dubbi circa l’eccezione di inammissibilità accolta, per cui gli eletti in minoranza non avrebbero interesse ad agire, considerata anche la prevalente giurisprudenza di segno opposto».