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Don Fabio: Grazie Atripalda, mi mancherai

Domenica scorsa l’ex parroco di Sant’Ippolisto si è insediato a Monteforte: ecco il testo integrale del suo discorso di commiato nella chiesa madre: «Grazie a tutti per avermi aiutato a crescere come uomo e come sacerdote»

(Foto servizio di Antonio Cucciniello)

[Vieni e Seguimi – Gen Rosso]

Ciao Atripalda,

sono mesi che penso a questo saluto. Ho pensato a mille modi per salutarti, mia cara Atripalda, e alla fine ho deciso di farlo con lo stesso stile che mi ha permesso di farmi conoscere: alcune canzoni e questo testo. 

[La Cura del tempo – Negramaro]

“In questo angolo del mondo, abbiamo vissuto insieme, momenti in cui non siamo riusciti a fermarci”... per prenderci cura gli uni degli altri. Ci sono stati momenti in cui andavamo di fretta e non abbiamo saputo apprezzare la bellezza delle strette di mano, delle chiacchierate e delle passeggiate. Ci sono stati giorni in cui ci siamo riusciti e ci siamo presi cura e lo abbiamo fatto con grande passione. Scendendo in profondità: abbiamo trovato il tempo di prenderci per mano, di abbracciarci, di ascoltarci. È arrivato il momento di dire grazie. Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato ad aiutare. Grazie a coloro che hanno teso la mano e mi hanno permesso di entrare nella loro vita. Grazie a coloro che si sono aperti e hanno avuto il coraggio di togliere maschere e mascherine.

Ma è anche il tempo di chiedere scusa a tutti coloro che non sono stato capace di intercettare in questi anni.

Scusami, soprattutto, tu che hai trovato la porta chiusa.

Scusami se non sono venuto a cercarti dopo che mi avevi cercato.

Scusami se, per un motivo o per un altro, mi sono distratto mentre mi parlavi. Scusami se non sono stato attento alla tua fragilità e non ho saputo ascoltare il tuo silenzio.

Scusami se non ti ho mai chiesto: “Come stai?”, “Hai bisogno di me?”.

Scusami se non sono riuscito a leggere bene nei tuoi occhi il disagio che non ti permetteva neppure di chiamarmi.

Scusami … perché un Buon Pastore dovrebbe sempre conoscere tutte le sue pecore, anche quelle che non “belano” e soprattutto dovrebbe andare sempre alla ricerca di quella smarrita. Ti prego, però, non perdere fiducia nel Signore. 

Scusami se per colpa dei miei atteggiamenti superbi molto spesso ti ho fatto allontanare da Lui: ti prego RITORNA, come il figliol prodigo, cerca tu il contatto con questo padre che non può paragonarsi al Padre della Parabola, sii tu a cercarlo e a infastidirlo. 

Bussa, ti prego vieni e bussa … 

[Nessuno vuole essere Robin – Cesare Cremonini]

Ho provato grande difficoltà nei miei anni con voi a farvi togliere la numero 10 per farvi indossare la casacca. Molto spesso, io stesso, ho fatto fatica a diventare gregario per la comunità. La squadra è vincente quando i campioni sono supportati dai un gruppo di gregari efficiente. Molto spesso, in questi anni, ho avuto l’impressione che anche la stessa Celebrazione Eucaristica, le manifestazioni o le espressioni di Religiosità Popolare, dovessero rispondere ad aspettative troppo alte. Abbiamo mancato di umiltà e questo sicuramente è un grande peccato, di cui risponderò davanti al Signore. 

Mi dispiace se non sono riuscito a farvi capire che il mondo ha bisogno di persone che lavorano nel nascondimento, nel segreto della propria stanza …

Mi dispiace se non sono riuscito, a trasmettere l’amore di Gesù per gli umili e per i servi inutili, cioè per quei servi che dopo aver fatto tutto, non chiedono “nessun utile” per sé, neppure un grazie. 

Mi dispiace se molte volte ho alzato la voce con superbia, ho dato cattivo esempio e ho imposto le mie scelte.

Scusami soprattutto tu che in questi anni non hai potuto dare a me un consiglio per rendere più umano il nostro modo di vivere la Comunità. 

Grazie a chi, nonostante il mio caratteraccio, ha, con pazienza e diligenza, tenuto duro. Grazie a chi mi ha sopportato. 

[Il mondo che vorrei – Laura Pausini]

“Avrebbe mille cuori, avrebbe mille mani…”

Ho cercato di far crescere la comunità nella direzione dell’accoglienza, della comunione e dell’amore. Ho pensato sempre che abbiamo bisogno di fare esperienza delle vite degli altri per poter crescere e maturare nelle relazioni. Ricordate, tutti che il cuore di tutti è rivolto verso di Dio, dobbiamo solo riuscire ad aprirlo anche verso il PROSSIMO, verso coloro, che Dio stesso ha messo nella nostra vita in questo spazio-tempo che stiamo vivendo. 

Siate sempre accoglienti, come lo siete stati con me, non abbiate paura di essere etichettati come coloro che, come san Sabino, “amano i forestieri”.

L’altro (il forestiero) può essere solo una ricchezza per la nostra comunità di Atripalda. 

L’accoglienza del povero, del debole, del piccolo, può essere da sprone per vivere la comunione e l’unità della Parrocchia.

Non stancatevi mai di accogliere e di ACCOGLIERVI. 

[Blowin’ in the Wind – Bob Dylan] 

Grazie a tutti per avermi aiutato a crescere come uomo e come sacerdote. 

Grazie per aver sempre sollecitato la mia mente e il mio cuore a trovare, sempre, un nuovo modo per cercare di evangelizzare.

Grazie per aver pregato insieme a me per tutte le necessità della comunità e non solo. 

Grazie per avermi aiutato a scendere per le strade e per aver permesso allo Spirito di soffiare nella nostra comunità.

Grazie a chi mi ha aiutato in questi anni, non faccio nomi per evitare di iniziare un elenco lunghissimo, con il rischio di dimenticare qualcuno. Voglio dire però un grazie speciale al fratello don Ranieri. 

Grazie per avermi accompagnato nei momenti dolorosi della mia vita, e penso di interpretare anche i sentimenti della mia famiglia.

Grazie per la bella amicizia che abbiamo cercato di coltivare ogni giorno. Grazie a tutti i “lontani” che mi hanno coinvolto nelle loro esperienze rendendomi partecipe dei loro progetti. Spero di poter essere ancora invitato a condividere con loro tante altre iniziative significative. 

«GRAZIE DIO per avermi donato la grazia di servirTi attraverso questa BELLA Comunità. Grazie per avermi permesso, nonostante i miei molti limiti, di servirla con AMORE, ma proprio con tutto l’AMORE che TU mi hai donato. Permettimi di portarli sempre TUTTI con me, ovunque io andrò». 

GRAZIE ATRIPALDA, mi MANCHERAI, ma con SERENITÀ. 

Don Fabio Mauriello

[Grazie mille – 883]

Guarda il video realizzato da Antonio Cucciniello.

Published by
Gianluca Roccasecca