
Due alpinisti salvati dopo una valanga sul Monte Fravort: il pericolo valanghe cresce in Trentino - Ilsabato.com
Oggi è stata una giornata di fortuna per due alpinisti, entrambi trentaduenni, che sono stati coinvolti in una valanga sul Monte Fravort, nella località di Stoana, vicino a Frassilongo. Nonostante i traumi riportati alle gambe, i due uomini sono stati tratti in salvo grazie all’intervento delle squadre di soccorso. Questo episodio mette in evidenza la attuale situazione di rischio legata alle valanghe in Trentino Alto Adige, con il livello di pericolo che è stato fissato a grado 3 su 5.
L’incidente sul Monte Fravort
Il pomeriggio di oggi, i due alpinisti stavano affrontando un percorso di salita sul Monte Fravort quando, in un tratto particolarmente esposto, si è verificato il distacco della valanga. La risposta tempestiva dei soccorsi ha permesso di estrarre gli alpinisti e portarli in un luogo sicuro. Secondo le informazioni fornite dalle autorità locali, entrambi presentano diversi traumi, ma fortunatamente non sono in pericolo di vita.
Il soccorso in montagna è sempre un’attività rischiosa, e gli eventi di oggi dimostrano quanto possa essere imprevedibile il comportamento della neve. Questo incidente è una chiara indicazione che la vigilanza e la preparazione sono fondamentali in condizioni meteorologiche avverse.
Il rischio valanghe nel Trentino Alto Adige
Recentemente, le abbondanti nevicate hanno aumentato significativamente il rischio di distacchi valangheschi nelle vaste aree montane del Trentino Alto Adige. Come segnalato nel bollettino valanghe, il pericolo è stato stabilito a grado 3 su 5, un livello che richiede particolare cautela da parte degli escursionisti e degli alpinisti.
Le condizioni attuali seguono un inverno che ha visto un’importante scarsa accumulazione di neve fino ad ora, rendendo le escursioni di scialpinismo limitate. Tuttavia, con l’arrivo delle nuove nevicate, le famose montagne del Trentino hanno visto un cambio drammatico nelle condizioni di sicurezza. Le valanghe, che possono scattare soprattutto su pendii ripidi e ombreggiati, rappresentano un rischio serio, in particolare negli strati profondi del manto nevoso.
A quote superiori ai 2000 metri, la situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di aree poco frequentate, dove il manto nevoso non è stabilizzato. I pendii in queste zone possono subire distacchi in modo isolato, a volte raggiungendo anche dimensioni rilevanti.
Consigli per la sicurezza in montagna
Gli esperti consigliano di prestare massima attenzione e di valutare con cura le condizioni prima di intraprendere escursioni in montagna. È fondamentale informarsi sul bollettino valanghe e sulle previsioni meteorologiche, considerando anche eventuali cambiamenti nel tempo durante l’uscita.
Utilizzare l’attrezzatura adeguata, compresi dispositivi di sicurezza come ARTVA, pala e sonda, è cruciale per garantire la propria sicurezza. Chiaramente, la scelta dell’itinerario deve essere ponderata e, se necessario, evitare le zone caratterizzate da elevato rischio.
L’episodio di oggi serve da monito per coloro che si avventurano in montagna. La natura può rivelarsi ostile e la preparazione è la chiave per affrontare in sicurezza le sfide delle attività outdoor.