
Due uomini romani arrestati dopo una serie di rapine in supermercati e una farmacia - Ilsabato.com
Un’operazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di due uomini romani accusati di una serie di rapine avvenute nei mesi di luglio del 2024. La dinamica dei crimini ha coinvolto tre supermercati e una farmacia, tutti colpiti con un modus operandi ben pianificato. Le indagini hanno rivelato un’intesa tra un rapinatore e un tassista, che fungeva da complice nella pianificazione delle irruzioni.
Rapine nei supermercati e in farmacia: il modus operandi
Il gruppo criminale ha preso di mira diversi esercizi commerciali, tra cui spiccano tre supermercati e una farmacia. Gli eventi, avvenuti a La Giustiniana e a Formello, nelle aree note come Le Rughe, hanno sollevato preoccupazione tra i residenti. I rapinatori utilizzavano una strategia precisa: il 48enne assumeva il ruolo di esecutore materiale, irrompendo nei negozi con la faccia coperta da una mascherina e indumenti. Con minacce e un coltello, costringeva i dipendenti a consegnargli il denaro. È stato stimato che il bottino totale ammontasse a circa 4mila euro.
Allo stesso tempo, il 53enne, registrato come tassista regolarmente licenziato dal Comune di Roma, fungeva da autista e osservatore. Prima di ogni rapina, effettuava diversi sopralluoghi per monitorare la situazione all’esterno e all’interno degli esercizi, nascondendo il numero di targa del taxi e rimuovendo le insegne luminose. Questa modalità operativa era pensata per ridurre il rischio di essere fermati dalle autorità ed era caratterizzata da una pianificazione meticolosa.
Le indagini portano all’arresto
Le indagini sono state avviate dopo diversi colpi avvenuti nel giro di pochi giorni, suscitando l’attenzione degli inquirenti. Grazie alla visione delle telecamere di sicurezza e alle testimonianze dei testimoni, le autorità sono riuscite a raccogliere prove sufficienti per identificare la coppia. Il tassista è stato segnalato anche per possesso di sostanze stupefacenti: analisi effettuate al momento dell’arresto hanno rilevato la presenza di 0,41 grammi di cocaina. A seguito di questo rinvenimento, gli è stata ritirata la patente di guida.
Le conseguenze non si sono fatte attendere. L’uomo, attualmente in attesa di processo, è stato posto agli arresti domiciliari, dotato di un dispositivo di braccialetto elettronico per monitorare i suoi spostamenti. A conferma della serietà della situazione, è emerso che il rapinatore, già detenuto per reati analoghi, si trovava già in carcere al momento del fermo.
Accuse e risvolti legali
Le accuse rivolte ai due uomini, in base alla gravità dei crimini commessi, comprendono rapina, furto aggravato e il porto ingiustificato di armi e oggetti atti a offendere. L’esito finale dell’operazione fornirà l’opportunità di analizzare l’efficacia delle misure di sicurezza negli esercizi commerciali e di effettuare eventuali miglioramenti per prevenire future violenze.
Il caso ha certamente acceso i riflettori su una realtà che, sebbene non nuova, continua a destare apprensione. Le autorità sono ora al lavoro per garantire una maggiore sicurezza e per fare luce su eventuali contatti con altre bande criminali operanti nella stessa zona, affinché episodi simili non possano ripetersi.