L’uomo si è spento dopo quindici giorni di coma. I proprietari del deposito indagati dalla Procura
E’ durata 15 giorni l’agonia del 60enne originario di Salza Irpina che il pomeriggio del 30 aprile scorso rimase schiacciato sotto il peso di una decina di pannelli di cartongesso. L’uomo è deceduto questa mattina presso il reparto di terapia intensiva della città ospedaliera a seguito delle gravi lesioni riportate nell’incidente verificatosi nello spiazzale di una ditta di materiale edile situata al confine fra Atripalda, Manocalzati e San Potito e di proprietà di due atripaldesi, già iscritti nel registro degli indagati e che, alla luce del sopravvenuto decesso, rischiano un’accusa ben più pesante.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Patscot ed affidate al comandante della stazione dei carabinieri di Atripalda, luogotenente Costantino Cucciniello, puntano a fare piena luce su quanto accaduto quel terribile giorno, sia attraverso riscontri oggettivi che testimonianze. Stando alle ricostruzioni iniziali il 60enne sarebbe stato travolto dal carico di pannelli del suo automezzo mentre si accingeva a scaricarli a terra. I familiari della vittima, nel frattempo, si sono già affidati al penalista Alberico Villani.