Elezioni, Laurenzano pronto a prendersi la rivincita

Il medico avrebbe sciolto le riserve e dovrebbe sfidare Tuccia alle primarie sempre se non deciderà di correre da solo. Almeno cinque le liste in campo

Aldo Laurenzano

Aldo Laurenzano e Luigi Tuccia si sfideranno alle primarie del Partito democratico (previste probabilmente per il 23 aprile): è questa l’ultima novità in casa Pd, con riflessi non trascurabili nel dibattito politico.

Il medico (già sindaco dal 2007 al 2012), dopo alcune settimane di riflessione, avrebbe sciolto le riserve comunicando ai principali riferimenti del Partito democratico (On. D’Amelio, On. Paris e Tuccia) l’intenzione di prendersi una rivincita contro Paolo Spagnuolo, chiedendo anche al vicesindaco Tuccia di fare un passo indietro perché, a suo avviso, per contrapporsi credibilmente ed efficacemente al sindaco uscente avrebbe dovuto già staccare la spina e non continuare, come sta facendo, a sostenerlo (cioè avrebbe dovuto provocare la fine anticipata della consiliatura).

Il vicesindaco Tuccia, invece, ha confermato l’intenzione di candidarsi alla carica di sindaco, ragion per cui, escludendo interventi dall’alto, le elezioni primarie, a cui sarebbero interessati anche i Socialisti, sono divenute indispensabili per stabilire chi fra Laurenzano e Tuccia (ed eventualmente il rappresentante socialista) sarà il candidato alla carica di sindaco della lista “Democratici per Atripalda” (la denominazione non è ufficiale, ma è una di quelle che circolano). E Laurenzano e Tuccia avrebbero anche accettato che il perdente delle primarie dovrà essere in lista (insieme ad altri due suoi sostenitori) per appoggiare pienamente il vincente.

Sabato pomeriggio l’assemblea degli iscritti, dopo aver finalmente fatto chiarezza anche sulla vicenda delle iscrizioni online (ancora non è chiaro quante ne siano state formalmente ratificate e se garantiscono diritto di voto), svilupperà una discussione che partendo dal documento diffuso ieri dal comitato di reggenza stabilirà la data e la natura delle primarie, in particolare se saranno di coalizione o di partito e se saranno aperte a tutti i cittadini oppure solo agli iscritti. Alle primarie, in ogni caso, non dovrebbe essere interessato il sindaco uscente Paolo Spagnuolo, la cui permanenza nel Pd, se così fosse, sarebbe durata davvero poco visto che  non prendendo parte al percorso assembleare e non accettando le primarie si metterebbe automaticamente fuori dal partito, così come le componenti che nel frattempo hanno già promosso e sostenuto liste avversarie.

Il quadro generale, infine, vede, per il momento, almeno cinque liste in campo: Noi Atripalda, Per Atripalda, Democratici per Atripalda, Movimento 5 Stelle e Piazza Grande.

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Gianluca Roccasecca