Emanuele Filiberto di Savoia: un legame con il passato e un futuro di impegni sociali - Ilsabato.com
Emanuele Filiberto di Savoia si racconta a cuore aperto, rivelando il suo rapporto con la storia della sua famiglia e il suo attuale impegno sociale. Dalla morte del padre, avvenuta lo scorso anno, ai desideri per il futuro della dinastia, il duca esprime sentimenti e speranze. Questo articolo esplora le sue parole, vissuti ed aspirazioni, legate a un’eredità storica e culturale che continua a influenzare la sua vita in Repubblica.
Emanuele Filiberto ricorda con emozione la scomparsa di suo padre. “Ho pianto, prima e dopo,” confessa, riflettendo su come, in eventi di tale portata, ci sia molto da gestire e che i sentimenti spesso rimangono sopiti. Riflessioni su funerali e lutti riemergono nei suoi discorsi, svelando la cultura di riserbo che ha contraddistinto la sua vita. La sua esperienza con gli psicologi evidenzia ulteriormente questo aspetto, poiché ammette che talvolta ha avuto difficoltà a esprimere le proprie emozioni: “Ne ho fatti scappare tre? Uno quasi si buttò dalla finestra!” La sua crescita personale si traduce ora in un maggiore desiderio di apertura verso le proprie figlie e una volontà di condividere con loro le esperienze di vita.
Il duca conserva anche un forte desiderio di riportare in Italia le salme di nonno e nonna, re Umberto II e regina Maria José. A Hautecombe, dove sono sepolti, è stata celebrata una messa in loro suffragio. Filiberto sottolinea la necessità di un gesto di umanità e riconoscimento per le figure storiche, approfondendo il tema della memoria storica e dei pesi del passato. Anche se ha ricevuto supporto dalla Presidenza del Consiglio, il consenso definitivo del Presidente Sergio Mattarella resta un passo cruciale e attualmente in attesa.
Oltre ai legami con la sua eredità, Emanuele Filiberto si confronta con le richieste moderne, come la restituzione dei gioielli reali. “Abbiamo proposto una mediazione, è stata respinta e c’è un processo in corso,” specifica. In un contesto legale complesso, il duca non esclude nemmeno di portare il caso davanti alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, dimostrando un attivismo onorevole per il suo passato.
Parlando poi delle sue attuali attività, emerge una persona motivata a fare la differenza. È presidente del Savoia, una squadra di calcio di Torre Annunziata, e spera di portarla in Serie C. Inoltre, ha avviato nuove iniziative come una carta di credito e un gioco online chiamato RoyaLand, dove ha coinvolto altre case reali. Nonostante il suo legame con l’eredità, mantiene viva la sua professionalità e l’impegno verso la beneficenza, destinando ogni anno un milione e mezzo a iniziative di sostegno.
La sfera personale di Emanuele Filiberto si arricchisce con un nuovo amore, la modella messicana Adriana Abascal. Questa nuova relazione è un segnale di rinascita e apertura per il duca, il quale racconta come le sue figlie, Vittoria e Luisa, approvino questa novità, sottolineando l’importanza per loro che il padre abbia trovato qualcuno con cui condividere la vita. Nonostante la separazione dalla ex moglie, ha mantenuto un legame forte con le sue figlie.
Filiberto guarda anche al futuro della Casa Savoia con molti interrogativi ma anche con una certa speranza. Immagina un duo trainante tra le sue figlie, potenziali rappresentanti di una nuova generazione con un profondo legame con la storia. Riguardo al ritorno in Italia, non disdegna l’idea di un ritorno definitivo, ma attende prima il riconoscimento dei suoi diritti.
La vita di Emanuele Filiberto di Savoia, segnata da eredità storiche e attualità sociale, riflette un dialogo complesso con il passato e un progetto vivo per il futuro. Un capitolo da scrivere che coinvolge emotivamente non solo lui, ma l’intera dinastia.