Nota della segreteria provinciale dell’organizzazione sindacale: Necessaria una serie di rigorosi interventi per ostacolare la diffusione del contagio
La Cgil FP provinciale ha scritto al sindaco di Atripalda chiedendo il massimo rigore per salvaguardare i dipendenti comunali e la cittadinanza dal rischio di contagio del coronavirus.
Nella nota trasmessa venerdì scorso, firmata dalla segretaria provinciale Licia Morsa, si fa notare che alla luce del Dpcm dell’11 marzo scorso, è necessario:
- individuare i settori strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e le attività indifferibili in presenza;
- far svolgere in forma agile (cioè senza vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi) a tutto il personale non coinvolto nella gestione dell’emergenza e nelle attività indifferibili in presenza;
- minimizzare il personale impegnato nella gestione dell’emergenza e nelle attività indifferibili, integrandolo, ove possibile, in forma remota;
- dotare il personale in servizio di tutti i necessari dispositivi di protezione individuale;
- di garantire che gli ambienti dove si svolgono le attività in presenza rispondano ai requisiti di sicurezza, salvaguardia e salubrità;
- di rivisitare tutti i servizi esterni con la soppressione di quelli non riconducibili ai caratteri di contingibilità ed urgenza.
L’organizzazione sindacale, nel cui direttivo figurano, fra gli altri, gli atripaldesi Luigi Adamo e Valter Ventola, chiude la nota con l’avvertimento che se il sindaco non dovesse provvedere a rispettare quanto prescritto dalla richiamata normativa verrà interpellata l’autorità competente.