Esplorazione dei disturbi alimentari: il nuovo podcast “Quel corpo non è ME”

Il collettivo genovese Mettiamoci la voce ha lanciato un podcast che si concentra sui disturbi del comportamento alimentare , un tema di grande rilevanza sociale. “Quel corpo non è ME” è composto da sette episodi che uniscono testimonianze dirette, contributi di esperti e un’analisi delle emozioni e delle sfide legate a condizioni come anoressia, bulimia e binge eating. L’obiettivo è quello di creare una maggiore consapevolezza e comprensione di queste problematiche, spesso trascurate e sottovalutate.

Le radici dei disturbi alimentari

Il podcast, prodotto da Sandro Ghini e presentato dalla voce del dottor Florio Cocchi, tratta le cause emotive, psicologiche e sociali che possono portare a un disturbo del comportamento alimentare. Queste malattie non colpiscono solo il corpo, ma hanno un forte impatto sulla salute mentale e relazionale degli individui. Una delle caratteristiche principali di queste condizioni è il loro essere spesso mal comprese; molte persone non riconoscono i segnali di avvertimento o minimizzano l’importanza di un aiuto professionale.

Nel podcast, si esplorano non solo le esperienze di chi vive questi disturbi, ma anche l’ambiente che li circonda. La società, le aspettative culturali e le pressioni estetiche giocano un ruolo fondamentale nell’insorgere di tali patologie. Spesso le vittime di disturbi alimentari cercano nel cibo un metodo per controllare una vita che si sente altrimenti sfuggente. Il dialogo arricchito da storie personali e riflessioni cliniche rende “Quel corpo non è ME” uno spazio sicuro per affrontare temi delicati e spesso tabù, aiutando a rompere il silenzio intorno a queste sofferenze.

Medici, pazienti e familiari

Un aspetto importante del podcast è la voce data a chi vive i disturbi del comportamento alimentare ogni giorno. “Quel corpo non è ME” si avvale delle testimonianze di individui che condividono le loro esperienze personali, ma anche delle opinioni di familiari, medici ed esperti di settore. Numerosi ospiti del programma fanno parte di Fiocchetto Lilla, una fondazione che riunisce associazioni dedite a sensibilizzare l’opinione pubblica sui DCA.

La presenza di familiari permette di comprendere l’impatto di questi disturbi non solo su chi ne è colpito, ma anche sulle persone vicine. Le parole di chi vive questa realtà contribuiscono a creare un ambiente di empatia e supporto. Attraverso le loro storie, il podcast offre uno sguardo autentico sulle dinamiche familiari e sulla lotta per la comprensione e l’accettazione.

Gli ospiti del podcast

La varietà degli ospiti che arricchiscono “Quel corpo non è ME” rappresenta un elemento chiave nel rendere il podcast coinvolgente e informativo. Oltre al dottor Florio Cocchi, riferimenti nel settore della Scienza dell’alimentazione come il dottor Pablo Belfiori e le dottoresse Leslye Pario, Pamela Pace, Marta Taverna e Samantha Lombardo offrono il loro contributo esperto.

Anche le esperienze di Stefano Tavilla, vicepresidente della Fondazione Fiocchetto Lilla, forniscono un’importante prospettiva sull’impatto sociale di questi disturbi. Inoltre, i racconti di giornalisti e scrittori, come Agnese Buonomo e Valeria Corciolani, arricchiscono ulteriormente il dibattito, portando il tema fuori dai confini clinici e rendendolo accessibile a un pubblico più ampio. Con la collaborazione di voci così varie, il podcast riesce a costruire un discorso ampio e profondo sulle molestie del corpo e sulla mente.

I dati sui disturbi alimentari

Le statistiche sui disturbi del comportamento alimentare in Italia sono allarmanti. Come riportato dal Ministero della Salute, oltre 4 milioni di persone affrontano queste problematiche, con una crescita preoccupante tra i più giovani, specialmente nella fascia di età compresa tra i 9 e i 12 anni. Nel solo 2023, le patologie legate ai DCA hanno causato la morte di 3780 individui. Questi dati evidenziano quanto sia urgente sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un dialogo aperto su queste tematiche, soprattutto in prossimità di eventi come la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, che ha avuto luogo il 15 marzo.

La voce del corpo

Abbiamo cercato di raccontare e comprendere questo dolore attraverso le parole di chi soffre,” spiega il dottor Florio Cocchi. Il podcast pone l’accento sul distacco tra mente e corpo che caratterizza le esperienze di chi vive queste malattie. I partecipanti sono invitati ad esplorare le proprie emozioni e a discutere delle vulnerabilità, creando uno spazio riflessivo in cui ci si sente accolti. La ricerca del riconoscimento e dell’amore diventa il fulcro di questa narrazione, poiché l’apparenza fisica può diventare un grido silenzioso di aiuto.

Un podcast corale

Sandro Ghini evidenzia come “la nostra scelta iniziale sia stata quella di dare voce alla pluralità di esperienze” collegate ai disturbi alimentari. Ciò permette di comprendere quanto queste situazioni coinvolgano tanto il corpo quanto la mente, richiedendo un approccio multidimensionale. La struttura corale del podcast non si concentra solo sull’individuo, ma sulla connessione tra le diverse storie e come queste creano un tessuto di comprensione e supporto.

Dove ascoltarlo

Quel corpo non è ME” è disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme di streaming principali, inclusi Spotify e YouTube. Ogni episodio si arricchisce di letture di testi significativi, interpretati da Lucia Caponetto, che aggiungono un ulteriore strato di riflessione al contenuto del podcast. Questo progetto di Mettiamoci la voce rappresenta un passo importante verso una maggiore sensibilizzazione e aiuto a chi vive con disturbi alimentari e a chi li circonda.

Published by
Gabriele De Santis